NIZHNY NOVGOROD (RUSSIA) – Nizhny Novgorod, città russa di circa 1,4 milioni di abitanti a 400 chilometri da Mosca, da qualche tempo è diventata tristemente famosa anche per l’elevato numero di incidenti mortali che si verificano sulle sue strade per colpa dell’alcol.
Uno di quelli che è rimasto nell’immaginario degli abitanti della zona è avvenuto il 30 maggio scorso, quando il conducente di una Lada 2114 ha perso il controllo della vettura ed è finito contro un’altra Lada. Il veicolo investitore aveva a bordo sei persone, una in più del consentito, che sono rimaste carbonizzate dopo che l’auto ha preso fuoco, mentre anche uno dei due occupanti dell’altra macchina ha perso la vita nello schianto. Un bilancio, quindi, molto pesante di sette vittime.
Le autorità cittadine, preoccupate per questa ecatombe e per le altre che l’hanno preceduta, hanno pensato di correre ai ripari ed hanno realizzato un cartellone “pubblicitario” collocato in alcune zone strategiche della città. Nessun richiamo all’uso delle cinture di sicurezza o a evitare l’alcol prima di mettersi al volante: l’unico strumento (si spera) di persuasione utilizzato, sono due eloquenti immagini. In una si vede un muro nel quale è stato infilato per metà un manichino sanguinante. Accanto, una scritta che, tradotta dal cirillico, suona più o meno così: “Qui potrebbe esserci il tuo corpo”.
Il corpo infilzato è quello di un ragazzo di cui si ha doppia visuale. Davanti le sue gambe penzolano prive di vita accanto a macchie rosse di finto sangue, dietro invece si vedono il giubbino scuro, la testa riversa, il volante ancora tra le mani e un cappellino da Babbo Natale calzato in testa.