Gabriel Garcia Marquez, detto Gabo, il premio Nobel per la Letteratura nel 1982 con il romanzo “Cento anni di solitudine”, il più grande scrittore sudamericano vivente, è stato spiato dai servizi segreti messicani per trent’anni.
Lo ammette lo stesso governo messicano che ha riconosciuto corrette le informazioni su un disciolto servizio segreto che aveva in cura lo scrittore colombiano per il lungo periodo della sua presenza in Messico.
Erano sotto controllo i contatti di Marquez con il governo di Cuba e con quello di altri paesi sudamericani oltre le sue attività di conferenziere e le sue relazioni con il Cile, El Salvador e la Colombia. I controlli erano a vista e telefonici.