DAMASCO – Il ministero degli interni siriano ha aperto un’inchiesta sull’aggressione subita ieri dal celebre vignettista siriano Ali Farzat, noto per la sua satira contro il regime, sequestrato e pestato da quelli che attivisti hanno definito membri dei servizi di sicurezza. Il figlio dell’artista, Muhannad, ha intanto fatto sapere, citato stamani dal quotidiano panarabo Asharq al Awsat, che suo padre ha lasciato ieri l’ospedale di Damasco dove era stato ricoverato dopo l’aggressione, ed è tornato a casa “per timore di subire nuovi attacchi”. Il sito Internet delll’agenzia ufficiale di notizie Sana ha riportato solo stamani, nella sezione “affari locali” in basso alla pagina elettronica, la notizia del pestaggio avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì a Damasco.
Muhannad Farzat, il figlio del vignettista che ha riportato tra l’altro la frattura della mano destra, ha detto che suo padre è stato prelevato di forza a piazza degli Omayyadi dall’auto su cui viaggiava da “uomini armati e col volto coperto sotto gli occhi di membri della sicurezza, che si trovavano poco distanti”. Farzat – prosegue il figlio – è stato caricato su un pulmino e picchiato e ad ogni colpo gli aggressori urlavano: “Questo è perché disegni per la libertà ! E questo è perché disegni contro i tuoi signori”. L’agenzia ha precisato che Farzat è stato aggredito da tre “persone col volto coperto” e ha assicurato che “le autorità competenti del ministero degli interni lavorano per far luce sull’aggressione, individuare i responsabili e consegnarli alla giustizia”.
