NEW YORK – A poche ore dalla cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici invernali di Sochi, negli Stati Uniti si moltiplicano le preoccupazioni per possibili attentati terroristici durante i giochi. E spunta anche lo spettro del ‘dentifricio-bomba’.
L’ultimo allarme è stato lanciato dal Dipartimento sulla sicurezza interna che, secondo alcune tv come Abc e Cnn, ha messo in allerta tutte le compagnie aeree americane e straniere che nei prossimi giorni viaggeranno verso la Russia: attenti a possibili ordigni che potranno essere introdotti a bordo. E, in particolare, attenti ai tubetti del dentifricio, che per gli 007, possono essere utilizzati come contenitori di materiale esplosivo, trasformati quindi in micidiali bombe da far deflagrare in volo.
L’indicazione generale è quella di moltiplicare i controlli su tutti i bagagli e gli oggetti che vengono imbarcati, applicando in maniera ancor più severa del solito le già rigorose norme in vigore. Del resto, che esistano “diverse minacce specifiche” contro i Giochi olimpici di Sochi lo ha detto chiaramente il numero uno dell’antiterrorismo americano Matthew Olsen, nel corso di un’audizione davanti al Congresso Usa.
Minacce che arrivano soprattutto da gruppi islamici attivi nella regione caucasica. Il direttore generale del National Counterterrorism Center ha quindi spiegato come si tratti di minacce di “vario grado di credibilità”, aggiungendo che i possibili attacchi sono più probabili al di fuori dei siti in cui si svolgeranno gli eventi sportivi, le gare.
I luoghi più a rischio saranno quindi quelli nell’area e nella regione intorno a Sochi, dove si trovano alberghi, locali e ristoranti, che nelle prossime settimane saranno frequentati da centinaia di migliaia di persone, atleti e non. Olsen ha comunque definito “buona” la collaborazione e lo scambio di informazioni in corso con le autorità russe allo scopo di prevenire qualunque tipo di attacco terroristico durante i Giochi.
E anche per il numero uno dell’Fbi, James Comey, la cooperazione con le autorità russe è migliorata rispetto alle prime settimane, quando decine di agenti americani sono arrivati in Russia dislocati tra Sochi e Mosca.
Intanto il presidente Barack Obama ha riunito alla Casa Bianca tutti i suoi più stretti consiglieri, proprio per essere aggiornato sul fronte della sicurezza delle prossime Olimpiadi invernali: dal vicepresidente Joe Biden al segretario di Sato John Kerry, dal capo della Cia John Brennan al numero uno del Pentagono Chuck Hagel e a quello dell’Fbi James Comey. Un vero e proprio vertice per la sicurezza, nel corso del quale ad Obama sono state illustrate tutte le misure prese e che si stanno prendendo per proteggere tutti i cittadini americani che nei prossimi giorni si recheranno in Russia.
Il presidente ha chiesto in particolare di esaminare con attenzione ogni dettaglio e, in caso di emergenza, di agire di conseguenza. Ma tutte le misure necessarie sono state prese. Sono ad esempio arrivate nel Mar Nero due navi da guerra della marina Usa con a bordo oltre 500 marine, pronte a garantire l’evacuazione di tutti gli americani in caso di emergenza terrorismo.
E il Dipartimento di Stato ha dato a tutti gli atleti indicazioni per rischiare il meno possibile di diventare facile bersaglio, evitando fra l’altro d’indossare le divise ufficiali fuori dai siti delle gare, quelli in cui si potrà accedere solo se muniti di accredito.