Le ambizioni della Nasa per quanto riguarda i voli spaziali umani “restano alte”, e l’annullamento del programma Constellation, che prevedeva il ritorno dell’uomo sulla Luna entro il 2020, non significa affatto che la Nasa rinuncerà a farlo in futuro.
È quanto ha sottolineato a Washington il direttore della Nasa, Charles Bolden, in una conferenza stampa convocata all’indomani dell’annuncio della finanziaria 2011 della Casa Bianca, che ha tagliato i finanziamenti al programma Constellation. «Non abbandoniamo affatto i voli umani – ha sottolineato Bolden – Dobbiamo solo investire in tecnologie spaziali fondamentalmente nuove e in un nuovo metodo di sviluppare programmi di esplorazione spaziale che possano durare sul lungo periodo». Con il programma Constellation, la Nasa secondo Bolden «ha cercato di ricreare le glorie del passato con tecnologie del passato». Ribadirlo oggi avrebbe significato secondo il direttore della Nasa «mettere a rischio altre missioni importanti».
La Nasa cerca oggi nuovi modelli di finanziamento, e per questo punta a incrementare l’aspetto commerciale dei voli spaziali coinvolgendo sempre di più il settore privato. Ma dalle missioni del futuro che l’uomo farà nello spazio non è affatto esclusa la Luna. Rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva quali fossero secondo lui le destinazioni del futuro, Bolden ha detto: «Quelle a cui si pensa istintivamente sono la Luna, Marte, e altre mete del sistema solare»
