
ROMA ā Un risarcimento da 70 milioni di euro e una sentenza che mette nei guai un colosso internazionale. Negli Stati Uniti un giudice ha deciso un risarcimento da 70 milioni per Deborah Giannecchini, una donna che in aula ĆØ riuscita a dimostrare un collegamento tra lāinsorgenza del cancro alle ovaie e lāutilizzo prolungato del talco Johnson&Johnsonās. E non ĆØ certo il primo caso, come riporta The Independent:
GiĆ allāinizio di questāanno, ā riporta lāarticolo ā altre due sentenze della corte di St.Louis si erano chiuse con risarcimenti del valore totale di 127 milioni di dollari: a febbraio erano stati risarciti 72 milioni di dollari alla famiglia di una donna dellāAlabama morta per il cancro, e altri 55 milioni di dollari erano stati risarciti a maggio ad una donna del Sud Dakota che però era sopravvissuta al tumore. Ma altri due casi nel New Jersey sono state rigettati da giudici che non hanno riscontrato evidenti collegamenti tra lāutilizzo del talco e lāinsorgere di cancro ovaricoā.
Nellāarticolo viene riportata la dichiarazione di Carol Goodrich, portavoce della Johnson & Johnson, a seguito dellāultima sentenza: āSimpatizziamo con le donne affette da questo male, ma ricorreremo in appello, perchĆ© siamo guidati dalla scienza che assicura la sicurezza dei nostri prodottiā.
Circa 2000 altre donne hanno mosso accuse simili.