KARACHI – Il fisco pakistano usa i transgender per riscuotere le tasse: nel distretto di Karachi questi particolari esattori si chiamano Riffee, Sana e Kohan. Le trans ogni mattina prendono la lista, compilata dall’ufficio delle imposte, e vanno a casa delle persone per far sì che rispettino gli obblighi fiscali.
L’arma di persuasione è proprio la loro presenza: in un Paese musulmano molto conservatore come il Pakistan, “il loro arrivo nelle abitazioni causa grande imbarazzo tra le persone”, come ha spiegato il sovrintendente Sajis Hussein Bhatti.
In Pakistan solo l’1% della popolazione paga le tasse. Il Pakistan è pesantemente indebitato, e vorrebbe un altro prestito da 5 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale, che ha però chiesto alle autorità del Paese di aumentare la raccolta delle imposte, che è al momento molto bassa.
In Pakistan infatti vivono 170 milioni di persone, ma quelle che pagano le tasse non sono nemmeno 2 milioni.
