Meglio l’ergastolo che la pena di morte perché più economico. Questa l’argomentazione elaborata per evitare la messa a morte di un uomo riconosciuto colpevole di avere ucciso tre persone: i suoi legali chiedono alla giuria di scegliere il carcere a vita per ragioni di pubblico bilancio.
Ma il giudice del Connecticut Jon Blue ha bloccato i legali sostenendo che questa argomentazione non può essere usata come ‘fattore mitigante’ per evitare l’esecuzione. ”E’ assolutamente insensato scegliere una punizione basata sul conto dei dollari”, ha affermato il giudice.
Secondo i legali la pena di morte contro Steven Hayes, riconosciuto colpevole di avere ucciso una donna e le due figlie durante una rapina nel Connecticut, costerebbe allo stato tre milioni di dollari (tenendo conto degli appelli) mentre il carcere a vita costerebbe due milioni di dollari. Ma il giudice ha bloccato la insolita argomentazione.
La giuria comincera’ ad ascoltare lunedi’ accusa e difesa per decidere tra il carcere a vita e la condanna a morte.
