
NEW YORK – “Don’t ask, don’t tell”, non chiedere e non dire, così gli Stati Uniti per anni hanno aggirato il divieto di soldati gay nell’esercito. Sotto l’amministrazione di Barack Obama inveceè arrivata la sospensione “immediata” della norma omofoba.
In divisa, grazie alla decisione di una corte d’appello di San Francisco, potranno apparire anche militari dichiaratamente omosessuali.
E’ stata bloccata dunque la norma che vieta ai gay di presentare domanda di arruolamento presso le forze armate americane.
Dopo una battaglia silenziosa lunga anni e lo sfogo pubblico dell’ex ministro della Difesa Robert Gates, è arrivato un altro mattoncino da abbattere nel muro anti-omosessuali.
Da quando il divieto è diventato legge nel 1993, almeno 13 mila persone sono state espulse dalle forze armate, secondo i dati diffusi dalla Reuters.
La Casa Bianca si era già espressa, definendo ”incostituzionale” la legge del “don’t ask, don’t tell”. Obama aveva firmato l’anno scorso la legge storica che abrogava l’obbligo per i soldati omosex di tenere nascosto il loro orientamento sessuale.
“Da ora una persona potrebbe andare in un ufficio di reclutamento e dire apertamente di essere gay o lesbica e ipoteticamente l’ufficio dovrebbe registrarlo”, ha commentato David Cruz, professore della Scuola di Legge Gould dell’University of Southern California.
