La rete tv araba Al Jazira ha annunciato nella serata di oggi, 22 ottobre, rivelazioni di Wikileaks sull’Iraq, secondo le quali l’esercito americano ha ”coperto” le torture praticate dagli iracheni e ucciso centinaia di civili ai checkpoint Usa nel Paese.
I documenti segreti militari segreti rivelati da Wikileaks, secondo Al Jazira riguardano il periodo che va dal gennaio 2004 al 31 dicembre 2009. ”(…) I documenti di Wikileaks – afferma l’emittente in un comunicato inviato all’Afp – illustrano numerosi casi di tortura e di abusi nei confronti di prigionieri iracheni da parte di poliziotti e soldati iracheni. Inoltre rivelano che gli Stati Uniti erano al corrente del ricorso alla tortura autorizzato dallo Stato (iracheno), ma hanno ordinato alle loro truppe di non intervenire”.
I documenti, quasi 400.000 rapporti sul campo dell’Esercito americano, sembrano esser stati passati a Wikileaks dallo stesso analista dell’intelligence militare Bradley Manning che avrebbe dato al sito ‘tutto segreti’ di Julian Assange una tranche di 90 mila documenti sulla guerra in Afghanistan. Quei documenti furono pubblicati a fine luglio. Al Jazira ha avuto accesso ai documenti per le ultime dieci settimane. Tra i media che hanno avuto acceso ai dossier c’è il britannico Guardian che ha pubblicato online un primo resoconto delle rivelazioni.
Il sito Wikileaks ha diffuso alcuni numeri: dall’inizio del conflitto in Iraq, e sino alla fine del 2009 sono morte oltre 109.000 persone, di cui 66.081 civili. I dati sono stati pubblicati dal sito on line del britannico Guardian e da altri media internazionali.
Degli oltre 66 mila civili rimasti uccisi – secondo i documenti resi pubblici da Wikileaks – nel conflitto iracheno, oltre 15 mila hanno perso la vita in incidenti fino ad ora sconosciuti, spesso vittime di esecuzioni sommarie.
Il segretario di stato Hillary Clinton ha condannato oggi ”nel modo più chiaro” l’annunciata pubblicazione di Wikileaks di documenti sulla guerra in Iraq.