ROMA – Il diktat di Elsa Fornero รจ uno solo: paletti al reintegro sul posto di lavoro dopo il licenziamento. L’articolo 18 lo stabilisce (qui il testo integrale), il ministro del Lavoro vorrebbe ridurre i casi. Il tavolo sul lavoro va avanti da giorni, ma restano tre giorni per chiudere.
L’obiettivo del governo, sempre che i sindacati e poi il Parlamento accenderanno la luce verde, รจ lasciare il reintegro solo per i licenziamenti discriminatori. Stando poi a un tweet della Cgil esso “vale per tutte le imprese, anche quelle sotto i 15 dipendenti ora escluse dall’articolo 18″.
Per i disciplinari ci sarร l’indennizzo o il reintegro,ย per gli economici solo l’indennizzo: almeno questo รจ lo schema del lavoro del ministro Fornero, definita da Antonio Di Pietro “la madre Badessa” del lavoro che, a detta del leader Idv, non “vuole un contratto, ma un capestro”.
Nel progetto Fornero il reintegro nel posto di lavoro sarร possibile nei casi di licenziamento disciplinare considerato illegittimo dal giudice ”nei casi gravi”. L’indennitร sarร al massimo di 27 mesi tenendo conto dell’anzianitร . Per i licenziamenti economici giudicati illegittimi dal giudice il risarcimento previsto sarร un minimo di 15 mensilitร e un massimo di 27 dell’ultima retribuzione. I tempi stringono, entrรฒ venerdรฌ 23 bisogna chiudere, assicura il ministro.
Tra le carte in tavola perรฒ non ci sono solo soluzioni, cure o dolori solo per chi esce dal lavoro. Il lavoro secondo Fornero chiama in causa il popolo dei co.co.pro e annuncia anche “vincoli stringenti ed efficaci” sui contratti intermittenti ed i contratti a progetto.
Fornero ha detto che bisogna investire nella formazione e non usare l’apprendistato come flessibilitร . Il contratto a tempo indeterminato deve essere quello che ”domina” sugli altri per ragioni di produttivitร e di legame tra lavoratore e impresa. C’รจ anche un tetto: 36 mesi massimo di contratti a tempo, poi scatta il tempo determinato come giร oggi dovrebbe essere.
Il ministro promette, il pallone dell’articolo 18 deve andare in rete. Monti perรฒ prende tempo, il governo non ce la fa e passa il testimone al Parlamento: il verbale dell’incontro del 20 marzo, ha precisato Monti, “costituirร la base di proposta che il Governo presenterร successivamente al Parlamento”.
Cosรฌ si profila l’ipotesi che il governo porti la riforma alle Camere attraverso una legge delega, escludendo quindi il ricorso ad un decreto legge. Almeno per ora, ma tutto รจ in divenire.
L’appuntamento con i nuovi ammortizzatori sociali รจ per il 2017.
