Dopo un periodo “nero” per il settore immobiliare, gli italiani tornano a comprare casa. Il mercato immobiliare ha chiuso in positivo il primo trimestre del 2010 con un aumento delle vendite del 3,4%. Si tratta del primo segnale positivo dopo tre anni di ribassi.
A diffondere ottimismo è l’Agenzia del territorio, che però rimane coi piedi per terra e consiglia di aspettare il secondo trimestre: la crisi della Grecia e le misure restrittive sui conti pubblici potrebbero far passare la voglia di comprare casa.
A trainare la risalita delle vendite è il mercato residenziale, che tra gennaio e marzo ha segnato, infatti, una crescita decisa (+4,2%). In rialzo anche le transazioni su box e magazzini (+5,6%) e quelle sugli immobili definiti ‘altri’, come scuole e ospedali. Arrancano, invece, il settore commerciale (negozi, laboratori e alberghi) e quello produttivo (capannoni e industrie), che tuttavia, rispetto al passato, registrano cali lievi (rispettivamente -0,6% e -0,2%). Più lontano dalla ripresa (-1,3%) è il settore del terziario (uffici).
A livello territoriale, il mercato più attivo è quello del Centro Italia (+7,9%), mentre la ripresa è più tiepida al Sud (+3,9%) e sopratutto al Nord (+2,7%). La divisione più netta ha riguardato, però, il confine tra grandi città e piccoli Comuni. La maggior parte delle vendite, infatti, si è concentrata nei capoluoghi (+9,7%).