Lo hanno già ribattezzato cashback delle spese mediche. Si tratta della semplificazione per rimborsi e detrazioni su medicine, analisi, visite, cure, assistenza e le altre spese sociosanitarie. A partire dal 2023 saranno erogate direttamente sul conto corrente tramite piattaforme telematiche. Almeno, questo è l’accordo che è stato trovato mentre si discuteva della riforma del Fisco.
Se andasse in porto, si tratterebbe di una rivoluzione non di poco conto. Facciamo un esempio banale: oggi quando vai a comprare le medicine hai un rimborso fiscale del 19% che ti viene dato l’anno dopo. Cioè devi dichiarare le spese in dichiarazione dei redditi, con tutto quello che ne consegue. Per esempio, conservarsi gli scontrini di farmacie, ospedali, laboratori analisi e quant’altro.
Una bella rogna per il contribuente. Chissà quanti soldi ha perso in questi anni per aver perso scontrini e fatture o semplicemente per accidia. Così, invece, si troverebbe i soldi che gli spettano direttamente accreditati sul proprio conto in banca.
Riforma del Fisco, le novità più importantiÂ
E in prospettiva lo stesso accadrà anche per altri tipi di costi detraibili. Nell’intricata trattativa sulla delega per riformare il fisco si fa largo il cashback fiscale. Il governo che ha accolto l’impianto della misura bandiera del M5s, e ora deve risolvere il nodo della flat tax, su cui non sono mancate scintille fra Lega e Pd nella riunione di maggioranza di oggi.
Un’altra è prevista giovedì, quando il governo spera di raggiungere un’intesa politica per portare avanti l’esame del provvedimento in commissione Finanze alla Camera. L’approdo in Aula, previsto lunedì prossimo, slitterà di almeno una settimana. Intanto, sono stati programmati incontri tecnici fra ciascun gruppo e i tecnici del Mef, alla presenza del governo e del relatore, il presidente della commissione, Luigi Marattin (Italia Viva). Appuntamenti necessari per affrontare gli aspetti tecnico-amministrativi dei nodi.
Il cashback delle spese mediche sarà esteso anche ad altre spese detraibili
Anche del cashback fiscale, in cui è stata inclusa una proposta migliorativa di Leu, che indica la priorità alle spese sociosanitarie, su cui il diritto alla detrazione è lampante. Il principio, in un secondo momento, verrà esteso ad altre spese detraibili ma serviranno misure che prevedono copertura finanziaria, con la prossima manovra.