Il Parlamento europeo disciplina i fondi di investimenti alternativi. La commissione affari economici e monetari ha infatti approvato la proposta di direttiva per la regolamentazione del settore e prende di mira in modo particolare quelli speculativi. La proposta sarà votata dall’assemblea plenaria di luglio.
Gli eurodeputati sostengono che sia necessario che i gestori di questi fondi, in particolare degli hedge funds con sede fuori dall’Ue, debbano sottostare alle regole europee. Il testo messo a punto dalla commissione parlamentare prevede anche che i fondi di investimento diversi dagli hedge find godano di una regolamentazione meno severa.
Rispetto alla bozza presentata dalla Commissione Ue gli eurodeputati vogliono introdurre maggiore trasparenza nella gestione dei fondi. In particolare il documento approvato vieta la vendite nude a corto termine e prevede che l’authority europea per i mercati finanziari (Esma) limiti le attività a breve termine in circostanze eccezionali o per proteggere la stabilità dei mercati.
Ora il Parlamento di Strasburgo dovrà dialogare con il Consiglio europeo, dopo che c’è stato il via libera da parte dei ministri delle finanze dell’Unione Europea. Si dovrà infatti introdurre un testo condiviso che dovrà però tenere «conto delle restanti preoccupazioni espresse dalle delegazioni, in particolare in riferimento alle norme relative ai paesi terzi». Londra si era già opposta all’accordo durante il Consiglio Ecofin del mese di marzo, non gradendo il cosiddetto «passaporto» per i fondi situati al di fuori dell’Unione Europea.
