Se le grandi offerte per le tele di Warhol, Rauschenberg e Picasso registrate durante le prime aste primaverili avevano fatto pensare che la crisi economica fosse ormai soltanto un brutto ricorso, la recente, sofferta asta ospitata da Philippe de Pury a New York ha smentito le ipotesi più rosee.
A riferirlo, è il New York Times, in un articolo di Carol Vogel, che ha seguito la messa all’incanto di 73 opere d’arte contemporanea appartenute alla collezione di Halsey Minor, imprenditore del settore tecnologico e co-fondatore della media company Cnet, acquisita nel 2008 dal network televisivo americano Cbs.
Dopo aver collezionato nell’ultimo decennio un patrimonio invidiabile di capolavori, Minor è stato costretto a venderli. Per ordine del tribunale, parte del ricavato (l’8 per cento) verrà utilizzato per restituire il prestito da 21,6 milioni di dollari concesso all’imprenditore dalla ML Private Finance L.L.C., affiliata alla banca d’investimento Merrill Lynch, dal settembre 2008 di proprietà della Bank of America.
Nonostante all’asta abbiano partecipato volti (e portafogli) eccellenti – da Jane Holzer, la storica “Baby Jane” dell’entourage di Warhol negli anni ’60 allo stilista Marc Jacobs, direttore artistico di Louis Vuitton – 16 delle 73 opere sono rimaste invendute. L’asta ha totalizzato 37,9 milioni di dollari, valore di poco superiore al minimo delle stime, che andavano da 33,4 a 48,4 milioni di dollari.
L’offerta più alta se l’è aggiudicata il dipinto di Richard Prince “Nurse in Hollywood #4, 2004,” già di proprietà del re degli hedge fund Steven A. Cohen. Stimato tra i 5 e i 7 milioni di dollari, è stato venduto per 6,4 milioni di dollari a un misterioso fortunato che se l’è aggiudicato per telefono.
A superare le aspettative, è stato invece il dipinto del 1965 “Angry Because It’s Plaster, Not Milk” di Ed Ruscha. Stimato tra i 2 e i 3 milioni di dollari, è stato venduto a Deborah McCleod della Gagosian Gallery di Los Angeles, che ha dovuto contenderselo con altri due possibili acquirenti, per 3,2 milioni di dollari.
Ottima anche la “performance” della scultura colorata di alluminio e cera “The Grass Munchers”, del 2007, dell’artista svizzero Urs Fischer. Stimata intorno ai 600 mila dollari, è stata venduta, invece, per 902 mila 500 dollari a un altro anonimo acquirente telefonico.
Buona la tenuta di Andy Warhol. Anche se il suo “Jackie” del 1964 è rimasto invenduto, “Brillo Soap Pads Box” è stato invece conteso da ben cinque offerenti ed è infine stato battuto all’asta per 638 mila 500 dollari, cifra molto superiore alle aspettative, che si aggiravano intorno ai 350 mila dollari.
