All’indomani del verdetto sulle manovre taglia deficit, decise dai Paesi della zona euro, la Commissione Ue lancia nuovamente l’allarme sui debiti pubblici: continueranno a salire nel 2010 e anche oltre il 2011.
E, sempre secondo la Commisssione, se la questione non verrà “affrontata con urgenza” dai governi, la ripresa economica potrebbe essere definitivamente compromessa. Tra le maggiori preoccupazioni espresse nel Rapporto 2010 sulle finanze pubbliche dell’Eurozona, quella legata all’impatto negativo che un aumento del debito ha sui premi di rischio che i governi pagano sui titoli pubblici.
“I Paesi che in partenza presentano livelli di debito più elevati – si sottolinea nel rapporto – molto probabilmente sperimenteranno, con un ulteriore aumento del loro debito, un incremento più marcato nei tassi di interesse”.
“Gli elevati tassi del debito pubblico – si legge nel rapporto – hanno un’incidenza sui tassi di interesse e aumentano gli oneri da pagare sul debito. L’aumento delle imposte reso necessario dall’aumento del livello di indebitamento si ripercuote quindi negativamente sulla crescita”.
Secondo le stime della Commissione Ue, “il debito della zona euro è destinato a continuare a salire oltre il 2011. E, anche con un’exit strategy dalle misure anticrisi, il rapporto debito-Pil a scenario invariato continuerà ad aumentare, salendo ben al di sopra del 100% entro il 2015 e superando il 130% entro il 2020”. Per questo, si legge ancora, “é necessaria e urgente nella maggior parte degli Stati membri un’azione di consolidamento prolungata e di vasta entità”. Anche perché gli elevati livelli di debito previsti producono “un taglio degli investimenti privati e dei risparmi nazionali e un aumento dei tassi di interesse e di imposte distorsive necessarie per pagare gli interessi sul debito”.
Inoltre, per la Commissione Ue, “un elevato livello di debito pubblico provoca un aumento dei premi di rischio pagati dai governi per i quali aumentano gli oneri sul debito. E in alcuni casi – si legge ancora nel rapporto – il premio di rischio sul debito sovrano può aumentare anche attraverso il debito delle imprese e delle famiglie”. Per Bruxelles, infine, “il livello di partenza del debito pubblico sembra avere un’influenza sull’effetto che un suo ulteriore aumento ha sui tassi di interesse dei titoli pubblici. E i Paesi con livelli di debito in partenza più elevati sono destinati molto probabilmente a sperimentare un più grande aumento dei tassi di interesse se il loro debito aumenta ulteriormente”.
