ROMA – Il nuovo presidente delle Generali sarà, secondo il sito Dagospia, Gabriele Galateri. Già amministratore delegato della Fiat e presidente di Telecom e Mediobanca, Galateri è definito dal giornale di Roberto D’Agostino un “presidente di campanello ben collaudato a piazzzetta Cuccia, il nobiluomo Galateri di Genola, appena uscito da Telecom Italia”.
Quanto a Cesare Geronzi, dimessosi nella mattinata di mercoledì, Dagospia parla di una “buonuscita da circa 16 milioni”.
Sempre Dagospia riporta un pezzo del quotidiano La Stampa in cui vengono riferiti alcuni particolari sulla caduta dell’ormai ex presidente Cesare Geronzi: “Il banchiere romano, da un anno alla testa della compagnia triestina, si trovato di fronte ad una mozione di sfiducia presentata da 10 consiglieri su 17 che compongono il cda del Leone e a qual punto avrebbe deciso di dimettersi. Un esito imprevisto alla vigilia, anche se molti consiglieri preannunciavano una resa dei conti proprio sul ruolo di Geronzi e di Vincent Bollorè, il finanziere vicepresidente di Mediobanca che nell’ultimo cda si era astenuto sul bilancio”.
La Stampa, quindi, prosegue: ” A spostare l’ago della bilancia sarebbe stata, secondo quanto raccolto, la posizione di Francesco Gaetano Caltagirone, che del Leone è azionista oltre che vicepresidente. Caltagirone non avrebbe firmato la mozione, ma avrebbe “recapitato” a Geronzi il messaggio che per lui non c’erano molte possibilità e che un passo indietro adesso sarebbe stato meglio di un lungo stillicidio di polemiche. Quello che accadrà adesso è difficile a dirsi: di certo lo spostamento degli equilibri all’intenro di un colosso come Generali non restarà senza conseguenze sugli assetti del potere finanziario italiano, a cominciare da Mediobanca che di Generali è il principale azionista. E non è detto che gli effetti restino confinati al mondo finanziario”.