
In Russia, nonostante la crisi economica, c’è un settore che “tira”, quello della Difesa. Il settore dell’industria militare, infatti, grazie alle esportazioni e al sostegno pubblico ha fatto registrare una crescita del 10%.
Significativo, in particolare, il dato relativo alle vendite di aerei ed elicotteri, difesa aerea, navi militari, attrezzature per le forze di terra che, negli ultimi anni, sono cresciuti di quasi 2,5 volte. E la Russia, ad oggi, ha scambi di materiale bellico con 85 paesi.
Il primo ministro Vladimir Putin, parlando lunedì 15 febbraio in un incontro dedicato al tema ha spiegato che, grazie alla crescita del settore, sarà possibile creare nuovi posti di lavoro. «L’obiettivo principale del nostro lavoro -ha aggiunto Putin – resta la fornitura di armi moderne del nostro esercito, le nostre forze armate».
«Ma c’è un altro aspetto di questo lavoro – ha aggiunto il primo ministro – mantenere la nostra presenza sui mercati mondiali di armi, ingresso in nuovi mercati». Per Putin, infatti, «il commercio di armi, macchine speciali è sia business sia strumento importante di politica estera».
Putin guarda anche ai cieli e punta ad implementare il sistema satellitare Glonass. Si tratta di un progetto pensato originariamente dall’Urss e poi dismesso per carenze di fondi. Il primo ministro punta a lanciare, entro il 2010 24 satelliti che garantiscano una copertura “globale”. Intanto, ha spiegato Putin, i due satelliti operativi fino ad oggi, «hanno aiutato la polizia in diversi casi di inseguimento».
