ROMA – Il salvataggio di un paese dell’area Euro sarĂ in futuro “a tasso fisso”. Questo emerge dal documento che preannuncia le nuove regole europee, il Trattato istitutivo dell’Esm (il meccanismo europeo di stabilitĂ ) che sarĂ discusso a giugno.
In sostanza, dal 2013, in caso di intervento di emergenza  per liberare un paese membro dalla crisi, il costo dell’aiuto europeo sarĂ con una formula precisa e uguale per tutti. Il costo dell’aiuto piĂ¹ una commissione del 2 per cento per prestiti inferiori a 3 anni, piĂ¹ un ulteriore 1% oltre questa soglia. Questo principio eviterĂ in futuro trattative come nel caso della Grecia e dell’Irlanda e tra due anni tutto sarĂ automatico e indiscutibile.
La Germania ha anche chiesto di coinvolgere le banche private nel capitale, anche se finora è rimasta isolata. Il capitale sarĂ fissato in 700 miliardi, ripartito in 7 milioni di azioni da 100mila euro l’una.  Le quote per ogni Paese sono calcolate in base al peso di ogni nazione nel capitale della Bce. L’Italia è il terzo azionista  dopo Germania e Francia e contribuirĂ con un capitale complessivo di 125,3 miliardi, suddiviso in tranche da 14,32 miliardi l’anno per 5 anni.
