Settimana decisiva in parlamento per il federalismo fiscale municipale. Secondo il ministro leghista della semplificazione normativa Roberto Calderoli, in questi giorni verranno risolti i problemi sollevati dall’Associazione nazionale dei comuni italiani.
Sono sei i punti in questione, analizzati dalla Stampa, che entrerebbero in vigore dal 2014.
Imu al posto dell’Ici. L’imposta comunale sulla prima casa era già sparita, ma dal 2014 verrà eliminata anche sugli altri immobili. Al suo posto subentrerà la Imposta Municipale Propria, che ad ogni modo non graverà sulla prima casa. Oltre all’ici, l’Imu assorbirà l’Irpef che ora si applica sui redditi delle seconde case. L’aliquota non è ancora stata fissata ma è previsto uno sconto del 50% per le case affittate, da versare o tutta subito o in quattro rate: il 31 marzo, il 16 giugno, il 30 settembre e il 16 dicembre.
La Tassa sui rifiuti. Anche la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, verrà pagata non più solo in proporzione ai metri quadrati dell’abitazione, come già adesso, ma anche in base alla composizione del nucleo familiare e alla rendita catastale.
Le compravendite. Sempre dal 2014 un’unica imposta riunirà in sé quelle attuali di registro sui trasferimenti immobiliari, quella di bollo e quelle ipotecarie e catastali. L’aliquota sarà del 9% per i beni immobili in genere e del 2% sulle prime case, escluse quelle di lusso, le ville e i castelli. Prevista comunque una soglia minima di mille euro.
La cedolare sugli affitti. Se approvata la cedolare avrà validità a partire dal mese di gennaio in corso. Sugli immobili dati in affitto a uso abitativo anziché pagare l’attuale Irpef (sull’85% della pigione) e l’imposta annuale di registro (il 2% dell’incasso) si potrà optare per un prelievo fisso del 23%. L’aliquota si abbassa al 20% se il contratto è “calmierato”. La cedolare converrà a chi ha redditi sopra i 28.000 euro. Negli altri casi si potrà continuare a tassare il reddito con l’Irpef. Sulla cedolare è previsto nel 2011 un versamento d’acconto dell’85% (che sale dal 2012 al 95%).
Il bonus sulle locazioni. Previsto un beneficio per gli affittuari con figli a carico, oltre agli attuali sconti.
La lotta all’evasione. Pene più dure per chi non dichiara redditi da locazione. Per stimolare i Comuni ad agire verrà concessa loro metà delle somme extra incassate in questo modo dal Fisco. I municipi avranno anche una specie di compartecipazione agli utili della lotta per l’emersione degli “immobili fantasma” finora sconosciuti al catasto.