ROMA – ''L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, pur non negando l'importanza dei diritti, afferma pero' che di diritti si puo' morire: io penso che si possa anche morire di promesse mancate''. Lo ha detto Cesare Damiano, capogruppo Pd nella Commissione Lavoro di Montecitorio, dopo quanto affermato dall'Ad Fiat oggi alla Bocconi.
''E' – spiega – il caso di Fabbrica Italia, investimento da tempo annunciato con l'obiettivo di rilanciare produzione, occupazione e nuovi modelli della Fiat ma del quale si e' visto per il momento abbastanza poco. Promesse non mantenute che non sono estranee ai record negativi, in particolare del marchio Fiat, registrati nell'ultimo periodo nel mercato dell'auto.
Se vogliamo che il paese esca dalla crisi e' necessario abbandonare una linea esclusivamente rigorista e prevedere, accanto all'indispensabile obiettivo del pareggio di bilancio e della diminuzione del debito, anche quello di investimenti per la ripresa produttiva e per lo sviluppo''.
