ROMA – ”E’ scontato che, dopo la fusione con Chrysler, Fiat possa decidere di aprire una sede negli Usa, l’importante è che la testa resti in Italia”. Lo afferma Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, commentando le indiscrezioni sul futuro del Lingotto.
”E’ solo per questo timore – spiega il sindacalista – che all’inizio dell’alleanza tra Fiat e Chrysler abbiamo espresso forti perplessità, perché temevamo un forte ridimensonamento del settore automobilistico in Italia, visto che Fiat è l’unica industria di fatto su cui possiamo contare”.
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