TORINO – Chysler corre e Fiat arranca: il risultato รจ questo nel primo giorno di apertura ai mercati con la doppia targa. I titoli del gruppo sono stati puniti dalla Borsa con un ribasso che ha toccato quota 4,5 per cento. L’amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne ha colto l’occasione per avvertire: ย “Su Pomigliano non ci faremo minacciare”.
“Se il sistema Italia non aiuta trarremo le conseguenze”, ha aggiunto. Secondo quanto ricostruisce Vittorio Malagutti del Fatto da Piazza Affari non sono arrivati applausi “per una relazione semestrale (al 30 giugno) che in qualche modo segna una svolta storica. Nei conti viene infatti consolidata per la prima volta anche la Chrysler, dopo che a fine maggio Torino ha raggiunto la maggioranza assoluta nel capitale della casa di Detroit. Ai dati Fiat sono quindi stati aggiunti i risultati del mese di giugno del gruppo Usa”.
Secondo il quotidiano “si arriva a ricavi per 22,4 miliardi di euro (piรน 24 per cento sul semestre 2010) con utili della gestione ordinaria (quella industriale) di 776 milioni (piรน 44 per cento) e profitti netti per 1,27 miliardi rispetto ai 4 milioni di perdite dei primi sei mesi dellโanno scorso”. Questo perรฒ non sarebbe proprio un boom come sembra. Ecco perchรฉ secondo Malagutti: ย “In realtร , i numeri vanno interpretati al netto dellโapporto Chrysler e di poste straordinarie che nei primi sei mesi dellโanno sono state numerose. Punto primo: piรน di un miliardo di utili derivano da unโoperazione contabile. E cioรจ la rivalutazione della quota di Chysler sulla base del prezzo pagato nelle settimane scorse da Fiat per comprare il 6 per cento ceduto dal governo Usa. Punto secondo: senza il traino del business a stelle strisce il fatturato si riduce a 19,2 miliardi, con una crescita del 6 per cento rispetto al primo semestre del 2010, il risultato della gestione ordinaria passa a 626 milioni (piรน 16 per cento) e lโutile netto si assesta a 113 milioni, cioรจ 94 milioni in piรน dellโanno scorso. I profitti supplementari arrivano dalla componentistica, in particolare Magneti Marelli”.