TORINO โ Fiat ha usato il pugno duro con gli operai della Fiom di Pomigliano dโArco, ma si รจ ritrovata con le nocche sbucciate. Contro le decisioni dellโazienda guidata da Sergio Marchionne si sono pronunciati tutti i sindacati, quasi tutte le forze politiche, i ministri Fornero e Passera, quasi tutti i giornali.
E, con le nocche sbucciate, Fiat fatica a venire fuori dal pantano in cui si รจ cacciata. Tutto era partito da un comunicato, in cui la casa automobilistica torinese dichiarava:
โLa Fiat metterร in mobilitร nella fabbrica di Pomigliano 19 lavoratori per poter rispettare lโordinanza della Corte dโAppello di Roma che obbliga ad assumere i 19 dipendenti di Fiat Group Automobiles iscritti alla Fiom che hanno presentato ricorso per presunta discriminazioneโ.
Dopo aver ricevuto un coro unanime di critiche, la Fiat ha parlato di commenti โnon pertinenti e inesattiโ. Originati da un โerrore tecnicoโ, da una โbozzaโ partita per sbaglio. Si รจ creato cosรฌ un piccolo giallo sul comunicato di Fabbrica Italia Pomigliano (FIP) arrivato in una prima versione e, dopo pochi minuti annullato e sostituito con una nota in cui scompaiono gli ultimi 2 capoversi.
In casa Fiat parlano, appunto, di โuna bozza diffusa per un errore tecnicoโ e prontamente โannullataโ e sostituita con quella buona. Ma cosa contenevano quelle ultime 8 righe che poi sono scomparse? Sostanzialmente un giudizio sul comportamento dei 19 iscritti alla Fiom che Fabbrica Italia Pomigliano sarร costretta ad assumere dopo lโordinanza della Corte di Appello di Roma.
โร inoltre importante ricordare โ era scritto infatti alla fine del primo comunicato poi annullato โ le dure prese di posizione e le pesanti dichiarazioni con le quali i 19 ricorrenti hanno manifestato fin dallโinizio il loro giudizio negativo sullโoperazione Nuova Panda. Stupisce e induce qualche dubbio il fatto che questi storici oppositori pretendano oggi il passaggio in FIP, utilizzando una sentenza che non tiene nella minima considerazione le conseguenze sullโiniziativa industriale di Pomigliano, per la quale sono stati investiti 800 milioni di euro e che oggi sta dando lavoro complessivamente a circa 3000 personeโ.
Fiat ha dichiarato inoltre che il rientro al lavoro degli oltre 1.000 dipendenti attualmente in cassa integrazione di Fabbrica Italia Pomigliano, con passaggio alla newco, โรจ unicamente condizionato dalla domanda del mercato dellโauto italiano ed europeo, attualmente molto al di sotto delle previsioniโ.
E che โper consentire ai soggetti preposti e alle organizzazioni sindacali di esaminarne le motivazioni, la procedura di mobilitร ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti. Nessuna iniziativa puรฒ essere avviata prima della conclusione della procedura, ovvero come minimo 45 giorni dallโavvio, e cioรจ dal 31 ottobre scorso. I 19 ricorrenti sono titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con Fiat Group Automobiles, che non si รจ mai interrotto, e attualmente fruiscono come altri piรน di 1.000 dipendenti del comprensorio di trattamento di cassa integrazione, oggetto di specifico accordo sindacale firmato il 6 luglio 2011โ.