
MILANO – Niente più segreto bancario: Italia e Svizzera hanno firmato l’accordo in materia fiscale. E ora si attende un rientro di capitali nelle casse dello Stato che possa dare un ossigeno ai conti pubblici. A siglarlo il ministro Pier Carlo Padoan e il consigliere federale Widmer Schulumps. In questo modo la Svizzera esce dalla “black list” e i contribuenti italiani che aderiranno alla “voluntary disclosure” potranno beneficiare di condizioni più favorevoli in termini di anni da sanare e di oneri da sostenere.
E’ stato cosƬ modificato il Trattato Italia-Svizzera sulle doppie imposizioni e rivede la parte relativa allo scambio di informazioni. I contribuenti possono ora regolarizzare la propria posizione con il Fisco italiano senza incorrere in sanzioni penali per reati fiscali.
Il premier Matteo Renzi si spinge a ipotizzare: Ā “Oggi ĆØ stato siglato l’accordo con la Svizzera sul segreto bancario: miliardi di euro che ritornano allo Stato #lavoltabuona #comepromesso”.
Due i testi firmati: uno giuridico, che riguarda lo scambio di informazioni, e uno politico, una roadmap che fissa il percorso dei negoziati sui temi riguardanti i frontalieri e Campione d’Italia.
”In un’ottica di lungo termine” l’accordo con la Svizzera porterĆ ”grandi benefici per le finanze pubbliche”, ha detto il ministro dell’Economia Padoan. Aggiungendo ironico che ”a bilancio questo accordo ĆØ costato un euro ma azzardo una previsione, sarĆ più di un euro. Mi fermo qui non vado oltre”.
L’Italia, ha annunciato Padoan, giovedƬ firmerĆ un accordo simile anche con il LiechtensteinĀ poi toccherĆ al Principato di Monaco.