Lo stato di New York sta finendo i soldi. Se il governatore David Paterson e il parlamento statale non troveranno un accordo sul bilancio, entro la fine di dicembre le casse statali non conterranno che 36 milioni di dollari, a quanto riferisce il New York Times.
E i fondi dureranno così a lungo – avvertono funzionari di Albany, la capitale – solo se lo stato sarà disposto ad attingere a svariati miliardi di dollari di riserve costituite da prestiti e investimenti a breve.
Per settimane il governatore ha cercato di spingere il Congresso ad affrontare il problema rappresentato da un deficit di bilancio di 3,2 miliardi di dollari, ma la Camera dei Rappresentanti e, specialmente, il Senato, hanno fatto orecchie da mercante. Il bilancio dello stato assomma a 130 miliardi di dollari, secondo in ordine di grandezza dopo quello della California.
Una situazione del genere nello stato è già capitata altre volte, e svariati esperti prevedono che il Congresso si muoverà all’ultima ora, come è già successo, per evitare il peggio.
Ma non scorgendosi ancora un esito positivo dei negoziati in corso, funzionari statali cominciano a temere l’avvento di una crisi di liquidità senza precedenti. E molti prevedono che anche se il deficit fosse sanato, lo stato avrà in futuro difficoltà a contrarre prestiti a causa dei rating diventati negativi.
Ma New York non è il solo stato a rovarsi nei guai. Complessivamente,i 50 stati dell’Unione negli ultimi due anni fiscali hanno accumulato deficit per un totale di 250 miliardi di dollari, secondo i dati forniti dalla National Conference of State Legislatures.