Dopo la sentenza del tribunale di Milano che ha condannato la Fininvest ha risarcire con 750 milioni di euro la Cir di Carlo De Benedetti, diversi esponenti del centrodestra prendono le difese di Silvio Berlusconi.
Per il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto è «evidente che l’attacco al Presidente Berlusconi di precisi settori politici e finanziari è concentrico e lungo più direzioni che vanno dal gossip, all’evocazione degli attentati di mafia del ’92, ad altro ancora che si prepara e, adesso, a questa sentenza civile dalle proporzioni inusitate ben studiata anche nei tempi».
Cicchitto individua nel presidente onorario di Cir la “mente” della manovra: «Ovviamente il beneficiario è De Benedetti, il vero leader della sinistra editoriale e finanziaria. Infatti, la debolezza della sinistra politica è surrogata dalle iniziative giudiziarie, finanziarie e editoriali».
Durissimo anche il giudizio del presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: «Mentre la sinistra si sforzava di scendere in piazza per manifestare sul nulla e Idv e Pd davano la peggior prova della loro ridicola alleanza ormai definitivamente rotta, qualche giudice si adoperava con sentenze dettate più dal giudizio e pregiudizio politico che dalla giustizia. È quanto meno singolare la contestualità di una sentenza sconcertante degna più di Mao che del diritto. C’è un settore della magistratura che, occupandosi di terrorismo islamico o di economia, dimostra di essere formato da un drappello di militanti decisi a scardinare la legalità».