Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, mette a punto la “successione” per il suo gruppo: l’industriale ha deciso che il passaggio della società ai figli, alcuni dei quali minorenni, avverrà attraverso una fondazione.
Del Vecchio potrebbe procedere al riassetto di Delfin, la società di diritto lussemburghese che controlla Luxottica, attraverso l’utilizzo di una fondazione con la ripartizione delle quote in ambito familiare. L’operazione prospettata non cambierebbe la composizione azionaria e dunque la Consob, interpellata in merito, ritiene non ci sarebbe obbligo di opa.
Del Vecchio ha sei figli, avuti da tre relazioni diverse, ma vuole che tutti abbiano gli stessi diritti: Delfin controlla Luxottica con una quota del 67,7%. La società è divisa in parti uguali (16,38%) tra Claudio (53 anni), Marisa (52 anni) e Paola (50), avuti dal primo matrimonio, Leonardo Maria (15 anni, figlio della seconda moglie Nicoletta Zampillo con cui di recente Leonardo si è risposato), Luca (9) e Clemente (7 anni), frutto di una terza unione.
Il primogenito, che vive a New York e gestisce Brooks Brothers, la società americana che confeziona le camicie e l’abbigliamento, e’ l’unico a sedere nel Cda del gruppo di occhiali quotato in Borsa, mentre saranno tutti e sei i figli che erediteranno un portafoglio che comprende anche il 27% di Fonciere des Regions (l’immobiliare parigina a cui fa capo Beni Stabili), il 4,3% di MolMed (società di biotecnologie mediche), l’1,9% di Generali e poco meno dell’1% di Unicredit.
Ma il “gioiello” è Luxottica, che anche nell’ultima semestrale 2010 ha registrato, a dispetto della crisi, una crescita a due cifre di utile netto e fatturato. La successione passa per un riassetto di Delfin con la nascita della fondazione “Delfin I”, secondo quanto emerso da quesito sottoposto alla Consob per verificare un eventuale obbligo di opa, al quale la Commissione ha dato risposta pubblica nella sua newsletter, negando che si profili l’ipotesi di lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulla società quotata.
La nuova fondazione servirà ”a mantenere una governance stabile della quotata Luxottica per il momento in cui Del Vecchio non sarà piu’ in vita – si legge nella newsletter della Consob – come si evince anche dalla previsione dell’atto costitutivo di Delfin I secondo la quale, con riferimento al modo in cui questa dovrà esprimere il proprio voto sulle proposte di determinazione più rilevanti in sede di assemblea dei soci di Delfin, le stesse deliberazioni debbano essere approvate alla quasi unanimità”.
L’operazione prospettata prevede che Leonardo Del Vecchio costituisca una fondazione, Delfin I, con una dotazione iniziale di otto milioni di euro. La nuda proprietà sarà donata ai figli e il patron di Luxottica si riserva l’usufrutto. La fondazione sarà gestita unicamente da Leonardo Del Vecchio e alla sua morte da un consiglio composto dai figli del fondatore di Luxottica, che questi avrà provveduto preventivamente a nominare.