ROMA – ''Sull'evasione fiscale non c'e' granche', almeno in base a quanto abbiamo ascoltato. E questo era e per me rimane il punto cruciale della manovra''. Lo afferma al Mattino l'ex ministro Vincenzo Visco, secondo cui la tracciabilita' fissata a 1000 euro ''non puo' bastare e comunque la mia sensazione – dice – e' che quella relativa al contrasto degli evasori sia la parte piu' carente dei provvedimenti annunciati ieri''.
''Bisogna sperare che la manovra piaccia all'Europa – osserva Visco – anche per gli effetti che queste scelte avranno sulle imminenti decisioni dell'Unione europea. Eravamo a rischio default, inutile nasconderlo. Cosi' come e' certa la responsabilita' del governo Berlusconi e della sua finanza creativa, quando si facevano sparire surplus primari da 5 punti e al contrario si facevano esplodere la spesa pensionistica e la spesa pubblica. La discontinuita' del 2001 e' quello che ha rovinato questo Paese''.
Quanto agli interventi sulle pensioni che hanno sollevato le proteste dei sindacati, Visco afferma: ''I sindacati fanno il loro mestiere. C'era un incendio e bisognava spegnerlo. Sulle indicizzazioni, penso che si tratti di norme transitorie che non potranno valere per i prossimi decenni''.