Maurizio Landini, segretario Fiom, รจ in questi giorni, sere e mattine per ogni dove in radio, giornali e televisione. Spesso in contemporanea-alternativa con il ministro Maurizio Sacconi. Sacconi, piรน che alternativa, รจ antidoto ai mesti e rassegnati pensieri che il Landini-pensiero induce. Sacconi politico รจ infatti un ossessivo-compulsivo, bloccato e concentrato sul suo contatto con il mondo tanti anni fa. Era nel Psi, partito socialista italiano, Sacconi. E il Psi, quello di Craxi, De Michelis, Martelli, Formica, considerava Sacconi un alunno secchione, ma non di quelli che “potrebbe fare di piรน se si impegnasse”. Si impegnava Sacconi, ma i suoi lo trattavano con indulgente sufficienza. La cosa deve averlo a suo tempo colpito, segnato. E ancor piรน Sacconi era stremato dalla circostanza per cui gli altri, quelli che socialisti non erano, quando qualcuno del Psi diceva: parlate con Sacconi, allora replicavano: vorremmo parlare con qualcuno che conta. Esperienze che segnano una vita, e infatti Sacconi ha sviluppato una sorta di misticismo politico: รจ diventato una sorta di missionario della religione di Stato, religione che comanda di estirpare il male e il peccato dalla societร . Il male e il peccato, cioรจ la sinistra. Sacconi, e come lui Brunetta, sono due ministri stile Tea Party e Tea Party sostanza. Per cui, quando parla di Fiat, Sacconi sgrana solo e sempre il rosario del Te Deum a chiunque e qualunque cosa spezzi le reni ai “rossi”, al sindacato, insomma agli infedeli usurpatori che uccisero il Psi. Sentire Sacconi รจ dunque un antidoto a Landini, perรฒ non basta, l’antidoto attenua ma non cancella.
Non cancella la strana matematica del leader Fiom. Come si fa a contarsi secondo Landini? Con il referendum no dice lui, perchรฉ il referendum รจ votare sotto ricatto. Dunque, se i lavoratori di Mirafiori approvano il contratto scritto da Marchionne, secondo Landini รจ perchรฉ non sono uomini liberi ma ricattati. E il ricatto รจ: o questo contratto o la Fiat se ne va. Dunque, il referendum non vale. Si potrebbe obiettare a Landini che tutte le volte che gli umani votano qualcosa lo fanno sotto il “ricatto” delle condizioni materiali e storiche in cui votano e che la democrazia รจ proprio quel sistemuccio che decide di accettare il responso di una votazione, altrimenti nulla si decide mai e nessuno mai acquisisce il diritto e l’autoritร per decidere. Ma inseguiamo pure Landini nella sua matematica: il referendum no, non รจ cosรฌ che ci si conta. E allora ci si conta con le tessere sindacali, quelle che dicono che la Fiom ha con sรจ il 13 per cento dei lavoratori di Mirafiori? No dice Landini: questo metodo, questo contare รจ astratto e fuorviante. E allora come ci si conta? L’unica maniera per contarsi secondo Landini รจ contarsi in assemblea. Ma in assemblea, anche Landini lo sa, non ci si conta davvero. Ci si scontra, ci si esalta, ci si condiziona, ci si trascina, talvolta ci si intimidisce. Gli umani nei secoli del loro agire e riflettere sul come vivere insieme hanno imparato che in assemblea si discute ma che per votare sono assai meglio altri luoghi e altre modalitร . Ma in fondo Landini non vuole e non idealizza neanche una conta in assemblea, il Landini-pensiero, ma non solo suo, vuole che non ci si conti. La democrazia secondo Landini risponde ad altra matematica: quella per cui se non dicono tutti sรฌ, se qualcuno dice no, allora รจ “democratico” fermarsi fino a che quelli del no non ottengono soddisfazione per dare il loro sรฌ.
Ecco allora perchรฉ l’antidoto Sacconi non basta piรน a reggere Landini in tv. Perchรฉ al “ricatto” di Marchionne Landini altro “ricatto” oppone, quello del non ci si conta mai e, anche se ci si conta, la mia parola รจ genuina, sincera, pura, mentre la tua รจ viziata, traditrice e costretta. E in nome di cosa il ricatto di Landini รจ “nobile” mentre quello di Marchionne รจ “ignobile”? Elementare, Watson: Landini รจ gli operai, la classe operaia, gli sfruttati, quelli “a 1300 euro in fabbrica e andateci voi prima di parlare”. Qui, proprio qui c’รจ qualcosa che a Landini non si puรฒ perdonare: l’aver equiparato e ridotto gli operai, la classe operaia a benzinai o avvocati. La sinistra, tanto piรน radicale e alternativa, una volta era tale, forse Landini lo ha letto o forse no, perchรฉ riteneva che incarnando e difendendo gli interessi di alcuni ceti della societร faceva in quel modo l’interesse generale della societร . Spesso fu illusione, spesso tragica. Ma era un perchรฉ stare al mondo a fare politica, era la ragion d’essere della sinistra. Gli operai, ma non perchรฉ guadagnano poco o lavorano tanto, questo accade non solo agli operai. Gli operai perchรฉ il miglioramento della loro condizione lavorativa e sociale “liberava le forze produttive…”. Rimasuglio libresco? Per nulla. Cosa fa un sindacato, un uomo, una donna di sinistra di fronte al contratto Marchionne? Gli dice: tu vuoi maggior produttivitร , cioรจ lavorare di piรน, produrre di piรน con costi minori. Bene, noi te la diamo la produttivitร , perchรจ serve alla Fiat, a Torino, all’Italia, a quelli che lavorano nell’indotto, al bilancio pubblico, ai negozianti, insomma all’interesse generale. Te la diamo la produttivitร perchรจ senza le automobili costano troppo per essere vendute. Tu poi vuoi una fabbrica sotto controllo. Bene, al controllo parecipiamo anche noi: scambiamo la produttivitร , cioรจ la fatica con occupazione, posti di lavoro, scambiamo abbassamento dei costi con investimenti controllati in ricerca e innovazione. Questo pensava la sinistra, riformista o alternativa che sia.
Invece Landini dice che gli operai non hanno nulla da scambiare, che l’interesse generale non lo riguarda. Landini riduce gli operai a benzinai che si oppongono a che pompe di benzina vengano aperte nei centri commerciali o ad avvocati che si oppongono alla tariffa libera della prestazione professionale. Benzinai e avvocati che difendono il “loro” e qui si fermano. Questo fa Landini agli operai, imperdonabile anche se forse andrebbe perdonato perchรฉ letteralmente non sa quello che fa e perchรฉ il mondo in cui vive non l’aiuta, il mondo dove la sinistra รจ fiera di “resistere”, alla scienza, all’innovazione, alle riforme e, alla fine, anche all’interesse generale.
Poi uno “spegne” Landini e Sacconi in tv e gli arriva dagli Usa Marchionne. Va bene che parlar con Obama, va bene vedere e sottolineare che il mondo si muove e l’Italia no. Va bene inorgoglirsi per qualche successo e infastidirsi per qualche chiacchiera. Perรฒ aย Marchionne troppo spesso comincia a scappargli, troppo spesso si vede: il fastidio del manager si colora di puzza al naso, anzi di reazione schifata alquanto verso…Verso chi non capisce, chi non segue, non obbedisce, non trotta. Marchionne sta somigliando un po’ troppo al “padrone” e, quel che รจ peggio, la cosa non gli dispiace. Il problema non รจ che guadagna mille passa volte lo stipendio medio dei suoi dipendenti, anche se questo un problema รจ. Il problema รจ che il canadese Marchionne sta diventando anche lui troppo italiano nel disprezzo che non nutre ma gli scappa da tutti i pori, il disprezzo per l’operaio.
