ROMA – “Sergio Marchionne ha garantito che gli investimenti della Fiat su Mirafiori saranno fatti”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, uscendo dall’incontro che si è svolto stamane a Roma tra il manager italo-canadese e i rappresentanti dei sindacati che hanno siglato il contratto aziendale. E lo ha poi confermato l’azienda, che in una nota ha spiegato:
“Il nuovo accordo consente di dare inizio immediatamente al piano di investimenti necessario ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Mirafiori. A questo fine sarà richiesta la proroga dell’attuale cassa integrazione straordinaria”.
Angeletti ha spiegato che già nelle prossime settimane si cominceranno i lavori per la produzione di un Suv Maserati, al quale si dovrebbe affiancare “un’altra vettura”. “E’ un ottimo risultato”, ha commentato il numero uno della Uil, mentre l’omologo della Cisl, Raffaele Bonanni, ha parlato di “una giornata importante per i lavoratori di Mirafiori e di tutta la Fiat”. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ha poi precisato che l’investimento del Lingotto a Mirafiori “avrà un valore di poco sotto 1 miliardo di euro”.
Nello stabilimento torinese, ha spiegato ancora, “proseguirà la cassa integrazione per la riorganizzazione delle linee produttive che dovranno essere messe a punto per la produzione del Suv. Gli aspetti tecnici della Cig non sono però stati definiti in questa sede”, ha aggiunto sottolineando come siano stati confermati dal Lingotto “gli investimenti previsti per gli altri stabilimenti italiani del gruppo: dopo Mirafiori si proseguirà con gli altri”.
In una nota, la Cisl ha precisato: “Questa mattina l’ad della Fiat Marchionne ha incontrato i sindacati firmatari degli accordi Fiat, e annunciato il definitivo sblocco del piano d’investimenti su Mirafiori, e confermato il completamento del piano d’investimenti che in tempi brevi riguarderanno anche lo stabilimento di Cassino. E’ una buona notizia per i lavoratori della Fiat e per l’industria italiana, si chiude definitivamente in questo modo il cerchio del piano d’investimenti di Fiat in Italia e si ridà futuro e speranza ai tanti lavoratori del gruppo e all’industria dell’auto del nostro Paese” – commenta il segretario generale della Fim Cisl, Giuseppe Farina. Poi la stoccata: “La Fiom Cgil con i tribunali riporta i delegati Fiom negli stabilimenti, la Fim Cisl insieme agli altri sindacati, con i buoni accordi sindacali porta investimenti e lavoro”.
Ancora Palombella ha rimarcato la bontà del clima generale: “Il livello delle relazioni industriali tra noi e la Fiat è ben saldo nonostante le novità sopraggiunte in tema di rappresentanza sindacale”. La convinzione dei sindacati è che il gruppo continui quindi a produrre in Italia.