Ponzellini, grazie al protettore Tremonti, a via Bellerio รจ bene introdotto. Ma per divenire il banchiere in camicia verde piรน benvoluto dal Senatur ci vuole altro. E Massimo ce lโha. Il papร bolognese, emiliano non lo รจ affatto: il suo paese natale รจ Cazzago Brabbia, 800 anime scarse. Caso vuole che cittadino illustre e sindaco per due legislature del paesotto varesotto sia stato Giancarlo Giorgetti, leghista, รงa va sans dire, ma soprattutto presidente della commissione Bilancio della Camera e segretario nazionale della Lega. Prima ancora Giorgetti, 45 enne, bocconiano, il piรน ascoltato consigliere di Bossi, specie in campo economico, รจ diventato commercialista facendo pratica in uno studio di cui uno dei soci principali era Gianluca Ponzellini, consigliere di molte societร quotate e, naturalmente, parente di.
Dopo essere stato sindaco di Cassago due volte, Giorgetti, la discrezione fatta persona, ne fu anche consiliere assieme, guarda caso, a un certo Carlo Ponzelliniโฆ Cโรจ chi sostiene che Giancarlo e Massimo siano cugini di primo grado: certo รจ che sono legati a doppio filo. E Giancarlo รจ lโuomo che dice al leader leghista chi nominare e dove, tantโรจ che viene soprannominato il โGianni Lettaโ di Bossi.
Si apre cosรฌ il capitolo Bpm. Siamo nel 2009: la popolare milanese รจ da anni gestita da Roberto Mazzotta, dc di lungo corso, della corrente dorotea, che quando si reinventรฒ banchiere sollevรฒ un polverone di critiche. Il popolo della Lega, dice Bossi, vuole che il Carroccio conquisti le banche padane. Detto fatto. La Bpm รจ un boccone ghiotto, basta allearsi con i sindacati che, in una situazione di totale anomalia, hanno il controllo dellโistituto e decidono persino chi debbano esserne i principali dirigenti. Ponzellini sale al vertice. Mazzotta, sconfitto perchรฉ aveva cominciato a dare fastidio ai sindacalisti, in una tardiva resipiscenza, ammonisce: โรจ inammissibile che il sindacato controlli il consiglio di amministrazioneโฆ (e che i manager siano lottizzati) in funzione della tessera sindacaleโ. Poi la mette sul personale: โMassimo ricordati che per scrollarsi di dosso un conflitto dโinteresse non basta un parere legaleโ.
Di che si tratta? Ponzellini รจ presidente di Impregilo; alcuni soci di questa societร sono anche debitori nei confronti di Bpm e delle sue controllate, in primis Ligresti: Ponza si รจ fatto fare un parere legale (il suo studio preferito รจ quello che fu di Tremonti) secondo cui, essendo il suo ruolo presidenziale senza deleghe, non vi sono possibilitร di conflitto. Tesi non da tutti condivisa.
Passiamo allโoggi: i sindacalisti della Bpm sono entrati in conflitto con il nuovo presidente come ieri lo erano col โtraditoreโ Mazzotta. Assieme al vicepresidente vicino a Cl e ai soci francesi della banca hanno bocciato lโaumento di capitale proposto da Ponzellini per adeguarsi a Basilea 3. In realtร sono soprattutto interessati a qualche nomina manageriale, a contrastare fusioni per ridurre i costi nonchรฉ allโassunzione di 250 nuovi impiegati per la rete: o Ponza si piega, rinunciando a qualsiasi scelta manageriale degna di questo nome, o rischia di fare la fine di Mazzotta. Tira aria brutta, dunque, per il Nostro. Meglio cambiare poltrona. La Lega e Tremonti hanno messo in campo le loro truppe. Per farlo rientrare in questa tornata di nomine non sono bastate. Ma Bossi lโha detto: โha una bella testaโ. E lโha anche invitato alla tradizionale, e per pochi intimi, โcena degli ossiโ nel Cadore. Insomma, non ti preoccupare Massimo, sarร per la prossima poltrona.
