MILANO – Rcs,continua la guerra delle parole tra Diego Della Valle e John Elkann, in cui si è inserito, a rinforzo del presidente della Fiat, anche l’amministratore delegato Sergio Marchionne,
Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha elegantemente scaricato Diego Della Valle, sorvolando sul tono arrogante e offensivo usato del fondatore delle scarpe Tod’s, intanto la Consob ha chiesto chiarimenti alla Fiat per le dichiarazioni di Sergio Marchionne. E ha convocato Diego Della Valle per avere chiarimenti sulla lettera a Giorgio Napolitano.
A quanto pare la Commissione ha chiesto entro mercoledì un comunicato al Lingotto per chiarire in che modo la quota posseduta in Rcs abbia natura strategica, essendo Fiat una casa automobilistica.
Nello stesso tempo Consob convoca Diego Della Valle, sempre per Rcs. Nei prossimi giorni è atteso negli uffici della Commissione per chiarire la sua posizione dopo le recenti dichiarazioni. Della Valle si era detto pronto a salire oltre il 20% e poi, nella lettera a Napolitano, ha esortato tutti i soci a lasciare.
L’ad della Fiat, Sergio Marchionne, ha ribadito martedì a Torino che l’investimento su Rcs
”è strategico” ed è per questo che conta ”su un impegno serio degli altri azionisti”. ”Siamo stati azionisti per tanto tempo, questa azienda ha rappresentato tanto per questo Paese, ha detto Marchionne alla conferenza stampa seguita all’assemblea di Fiat Industrial. Il nostro è un impegno serio per mantenere in piedi un’azienda importante. Spero che anche gli altri azionisti assumano lo stesso impegno”.
Il presidente del Cds di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, è intervenuto nella questione:
”In dichiarazioni di pochi giorni fa, Della Valle auspicava un azionariato a 5. La sua posizione e’ cambiata?” E’ quanto si domanda Bazoli commentando la lettera inviata da Diego Della Valle al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ”Chi dovrebbe essere il nuovo azionista?”, si domanda.
Bazoli ha quindi citato il passaggio della lettera in cui Della Valle paventa il rischio di una mancanza di libertà di opinione.
Se quanto scritto dal patron di Tod’s ”è riferito allo stesso presidente della Repubblica e’ assolutamente improprio – ha spiegato -, se è riferito invece al potere politico chiedo se non significhi rinunciare all’indipendenza della politica che è una cosa su cui siamo tutti impegnati”.