Entro breve tempo sarĂ modificato il “redditometro” che misura la ricchezza degli italiani. I parametri attuali, ritenuti obsoleti dagli esperti del settore, saranno sostituiti con nuovi paradigmi: i beni dei contribuenti saranno infatti analizzati nella loro specificitĂ e non saranno piĂ¹ equiparati, come avviene oggi. Ad esempio negli studi odierni il possesso di un’auto assume sempre lo stesso valore, indipendentemente dalla marca e dal modello. Nel nuovo redditometro ci sarĂ invece una differenziazione basata appunto sul valore specifico dell’oggetto.
La sperimentazione del nuovo redditometro dovrebbe prendere il via subito dopo Pasqua: in quel periodo sarĂ avviato un tavolo tecnico tra agenzia delle entrate, associazioni di categoria e professionisti.
La novitĂ maggiore sarĂ il passaggio dall’accertamento redditometrico (cioè quello attuale) all’accertamento cosiddetto “sintetico”. Il metodo attuale effettua il calcolo sui beni posseduti dal contribuente, i cosiddetti “beni indice”. Su questi beni vengono applicati coefficienti moltiplicatori che dovrebbero, teoricamente, identificare la capacitĂ di mantenimento dei beni.
Invece l’accertamento sintetico prevede che la ricostruzione del reddito sia fatta attraverso fatti certi: solitamente si utilizzano le spese effettuate dal contribuente e che possono essere individuate con esattezza dall’amministrazione finanziaria. Dunque verranno considerate solo le spese effettivamente sostenute.
Inoltre, rispetto ad ora, sarĂ “contestualizzato” il valore di alcuni beni in possesso dei contribuenti: oltre all’esempio giĂ citato delle auto, se ne puĂ² fare uno anche sulle case. Un’abitazione in una grande cittĂ non sarĂ piĂ¹ valutata, come avviene oggi, allo stesso modo di una ubicata in un piccolo centro, ma sarĂ proporzionata in base al suo valore immobiliare.
Le novitĂ del redditometro sono state anticipate dal direttore Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro. Magistro spiega che il nuovo redditometro sarà «piĂ¹ a misura di contribuente e porterĂ ad un rovesciamento di prospettiva nei rapporti con il fisco. Non misurerĂ solo il possesso di beni o investimenti, ma dovrĂ misurare la reale capacitĂ di spesa. Punteremo alla spesa effettivamente sostenuta perchĂ© è quella ad essere sintomatica del reddito posseduto».
