Nel turno di notte allo stabilimento di Mirafiori della Fiat hanno votato per il referendum per l’accordo sul rilancio dell’impianto il 97,7% dei lavoratori presenti. Dei 393 lavoratori in servizio notturno, infatti, si sono presentati alle urne in 384. Si va, quindi, verso un’affluenza record maggiore persino di quella comunque altissima registrata qualche mese fa nel referendum di Pomigliano. Allora infatti votò il 95% dei lavoratori.
Nel turno di questa notte a Mirafiori hanno lavorato più persone rispetto alle stime iniziali, in quanto la produzione leggermente aumentata ha richiesto un numero maggiore di addetti.
Di fronte ai cancelli di Mirafiori con le prime luci del mattino il clima è del tutto tranquillo ed è ancora scarsa la presenza di delegati e attivisti sindacali a sostegno delle diverse posizioni nel referendum. Tra molte bandiere colorate dei diversi sindacati e striscioni tutti contrari all’accordo lavorano solo le truppe televisive per le dirette delle diverse reti. A metà giornata è previsto il cambio turno dei lavoratori del mattino che stanno votando nei nove seggi allestiti per loro.
I commenti dei lavoratori. Una Torino ancora molto fredda e buia accoglie i poco meno di 200 lavoratori delle carrozzerie di Mirafiori che hanno già votato al referendum sull’accordo del 23 dicembre scorso. Tutti, sia coloro che hanno votato sì, sia coloro che hanno scelto il ‘no’, parlano di una ”scelta molto difficile”. Cercando di evitare telecamere e fotografi, gia’ presenti in buon numero, per andare a casa dopo otto ore di lavoro notturno, chi ha votato ‘no’ appare in genere più convinto nel rispondere della propria scelta.
”Non possiamo cancellare con le nostre mani decine di anni di conquiste e di diritti, sanciti dalle leggi e anche dalla Costituzione”, dice un giovane operaio della catena di montaggio. I giovani in realtà sono pochi all’uscita dalla fabbrica, così come le donne. Una di queste spiega che ”mi manca poco alla pensione, anche se non so ancora bene quanto visto le ultime norme: ho votato sìper salvaguardare il posto di lavoro, mio e di tutti”. Ma c’è anche chi motiva con decisione il proprio ‘sì: ”Solo così, cambiando, possiamo attirare investimenti a Mirafiori e in Italia”, commenta un massiccio operaio prendendo l’autobus che lo riporta a casa.
Il turno del mattino. Dopo il voto dei lavoratori del turno di notte si sono aperti alle 7.30 tutti e nove i seggi per il referendum interno alle carrozzerie di Mirafiori sull’accordo del 23 dicembre scorso, cruciale per il destino della fabbrica. I seggi rimarranno aperti fino alle 13, quando verranno chiusi brevemente. Riapriranno alle 14.30 per il turno del pomeriggio che completerà il voto dei 5.431 aventi diritto, dei quali 453 impiegati. I seggi si chiuderanno alle 19.30, quando cominceranno a venire compilati i verbali in ogni seggio. Dopodiché comincerà il conteggio delle schede. Per le scorse elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie lo spoglio ha richiesto alcune ore. In questo caso si dovrebbe trattare di un’operazione più semplice avendo da conteggiare solo i sì e i no e non le preferenze per i delegati.