
ROMA – Dopo tre anni di negoziati รจ in dirittura di arrivo l’intesa Italia-Svizzera sul fisco, che prevede lo scambio di informazioni e una ‘road map’ per i futuri negoziati su Campione d’Italia, blacklist e frontalieri (non quest’ultimo particolarmente delicato e lasciato a un futuro accordo che potrebbe essere siglato entro l’estate).
L’accordo รจ stato raggiunto, annuncia il Tesoro, anche se la firma vera e propria arriverร tra qualche settimana, a metร febbraio. Comunque in tempo utile per far scattare gli sconti sulle sanzioni per chi decide di regolarizzare i capitali nascosti nella federazione elvetica attraverso la voluntary disclosure.
Accordo con Berna e rientro dei capitali (la finestra si chiude a settembre di quest’anno), si sorreggono a vicenda: da un lato la nuova norma prevede appunto che si considerino provenienti da paesi whitelist i contribuenti che autodenunciano fondi sconosciuti al fisco depositati in Paesi che firmino accordi sullo scambio di informazioni entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge (lo scorso 2 gennaio).
Dall’altra la previsione della fine del segreto bancario anche nei forzieri svizzeri dovrebbe incentivare i connazionali a sfruttare questa “ultima occasione per mettersi in regola” senza incorrere in sanzioni penali per reati fiscali, senza necessariamente poi dover riportare ‘fisicamente’ i capitali in Italia, come ha spiegato Vieri Ceriani, il consigliere per gli Affari fiscali del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ha seguito in prima fila entrambi i dossier.
L’intesa con la Svizzera, infatti, “non cade nel vuoto” ma si inserisce nel nuovo contesto “di trasparenza internazionale”: dopo la sigla dell’accordo Ocse sullo scambio automatico di informazioni (la Svizzera si รจ impegnata politicamente a partire dal 2017) rappresenta “un passo avanti colossale e uno strumento di lotta all’evasione impensabile solo qualche anno fa”, sottolinea l’alto funzionario del Tesoro. In piรน nell’accordo bilaterale con Berna si prevede lo scambio “su richiesta”, che abbraccia uno spettro piรน ampio di attivitร , non solo le informazioni di natura finanziaria.
In sostanza l’Agenzia delle Entrate avrร la possibilitร di chiedere informazioni su singoli contribuenti sospettati di essere evasori, potere che scatterร a valere dalla firma dell’accordo (quindi giร dal 2015), anche se per la ratifica ci vorrร piรน tempo, un anno e mezzo o due si ipotizza, perchรฉ si dovrร passare dal vaglio di entrambi i parlamenti nazionali.
Il governo italiano punta molto sul rientro dei capitali: del gettito atteso non si รจ fatta nessuna stima ufficiale e se Ceriani si limita, con una battuta, a ricordare che “a bilancio c’รจ un solo euro, ma siamo ragionevolmente sicuri che saranno di piรน”, le cifre che circolano tra gli addetti ai lavori vanno dai 5 miliardi dell’ultimo scudo Tremonti fino a 6, 6,5 miliardi.
In ogni caso, ci tiene a ribadire il Tesoro, non si tratta di un condono, perchรฉ le tasse andranno pagate per intero e non รจ previsto l’anonimato. Certo, potrebbe proprio per questo potrebbe apparire molto meno conveniente dello scudo, visto che ci sarร chi magari per una vecchia ereditร si troverร a pagare anche meno del 5% ma per chi ha accumulato risorse in nero da pochi anni potrebbe arrivare a pagare anche fino al 70% del capitale, ma i vantaggi sono considerevoli in termini di depenalizzazione (in particolare chi si autodenuncia non potrร essere perseguito per il nuovo reato di autoriciclaggio).
