
“Crescono i compensi dei super-manager di Piazza Affari. I primi cento dirigenti hanno guadagnato, nel 2012, 402 milioni lordi, 50 milioni in più del 2011, e un centinaio di milioni in più del 2010, secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore basata sui dati che le società quotate sono obbligate a pubblicare”, annuncia lo stesso Sole 24 Ore
Anche se
“nel conto sono compresi stipendi, bonus, buonuscite, plusvalenze per l’esercizio di stock option e il controvalore di azioni gratuite assegnate”
fa sempre una certa impressione.
Riferisce Gianni Dragoni che Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat
“è il manager più pagato tra le società italiane quotate in Piazza Affari nel 2012, con 47,9 milioni di euro complessivi, al lordo delle tasse”,
seguito da Luigi Francavilla, vicepresidente di Luxottica, con 28,8 milioni e da Federico Marchetti, fondatore, presidente e amministratore delegato di Yoox (e commerce), con 22,61 milioni.
I 28,8 milioni di Luigi Francavilla derivano in larga parte da plusvalenze per l’esercizio di stock option e per il controvalore di azioni gratuite, mentre
“i compensi monetari sono limitati a 799mila euro”.
Yoox, precisa Gianni Dragoni, è una
“giovane azienda bolognese che sviluppa e gestisce su internet negozi online per i principali marchi della moda, entrata in Borsa a fine 2009. Nato a Ravenna 44 anni fa e laureato alla Bocconi, Marchetti ha uno stipendio di 1,65 milioni lordi ed è passato all’incasso di parte delle stock option che si è assegnato. L’intero pacchetto ai fini fiscali valeva, ai tempi della sottoscrizione, una plusvalenza di 20,96 milioni. Intanto le azioni Yoox continuano a correre. La società, che nel 2012 ha fatturato 375,9 milioni con un utile netto consolidato di circa 10 milioni, secondo la Borsa vale 1.129 milioni, poco più della metà di un colosso industriale, sia pure malato, come Finmeccanica”.
Scrive Gianni Dragoni:
“Lo stipendio di Marchionne è aumentato del 48% a 7,16 milioni lordi: 4,27 milioni come a.d. di Fiat Spa, il settore auto che controlla anche l’americana Chrysler, più 2,89 milioni come presidente di Fiat Industrial, camion e macchine agricole. Il grosso del guadagno di Marchionne deriva dalle azioni gratuite («stock grant») che gli sono state assegnate all’inizio del 2012, in base al piano del 2009. Questi titoli il giorno dell’assegnazione valevano 40,7 milioni, secondo i documenti della società”.
Oltre a Marchionne,
“ci sono 8 superdirigenti con oltre 10 milioni di guadagni, 21 sopra i 4 milioni, 55 oltre i due milioni e 149 con almeno un milione in busta paga (gli ultimi due “mono-milionari” sono Alessandro Pansa di Finmeccanica con 1,02 milioni e Urbano Cairo con 1,005 milioni).
“Nei primi sei ci sono 4 manager di Luxottica, che ha aumentato del 24% gli utili netti a 567 milioni e distribuito 273 milioni di dividendi.
L’a.d., Andrea Guerra, ha guadagnato 14,34 milioni, di cui 4,3 milioni di stipendio e 10 milioni di controvalore per le azioni gratuite ricevute in base ai risultati, secondo il piano del 2009. In Borsa l’anno scorso le azioni Luxottica sono aumentate del 43% circa”.
Con lui, di Luxottica o ex, sono nella lista:
Roberto Chemello. 15, 4 milioni,
Enrico Cavatorta, 12 milioni.
Giovanni Perissinotto è al settimo posto con 11,7 milioni grazie a 10,7 milioni di buonuscita e lo stesso vale per
Diego Bolzonello, ex ad di Geox, sui cui10,8 milioni hanno pesato i 9,6 milioni di liquidazione.
Per Michele Norsa, ad di Ferragamo, i 9,4 milioni sono tutti di stipendio, mentre
per Roberto Rubegni, ex ad di Impregilo, la liquidazione pesa per 6 dei 7,4 milioni. Stesso si dica per
Francesco Gori, ex Pirelli, 5,9 milioni su 7 e per
Luca Luciani, ex Tim 4,4 su 5,2 milioni
Piergiorgio Peluso (ex Fondiaria Sai): 3,8 su 4,9 milioni,
Sergio Balbinot (ex Generali): 790 mila su 4,3 milioni,
Antonello Perricone (ex Rcs): 3,3 su 3,9 milioni,
Roberto Briglia (ex Mondadori): 3 su 3,7 milioni.
Tutto stipendio sono per
Maurizio Costa (Mondadori) i 5,2 milioni,
Gianmario Tondato (Autogrill) i 4,3 milioni
Marco Sala (Lottomatica) i 3,1 milioni,
Giuliano Adreani (Mediaset), 2,9 milioni,
Luca Bettonte (Erg) 2,8 milioni,
Fedele Confalonieri (Mediaset): 2,7 miioni,
Franco Bernabé (Telecom): 2,4 milioni.
“Tra i manager pubblici il più pagato è l’ex a.d. della Saipem Pietro Franco Tali con 6,94 milioni, dodicesimo davanti
all’a.d. Eni Paolo Scaroni (6,77 milioni, compreso il gettone del cda Generali),
Fulvio Conti di Enel è ventiduesimo con 3,97 milioni.
Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari con diverse altre cariche, è quattordicesimo con 5,7 milioni.
Marco Tronchetti Provera di Pirelli è ventiquattresimo, con 3,77 milioni,
John Elkann, presidente di Exor e Fiat ventisettesimo, con 3,42 milioni,
Diego Della Valle, di Tod’s, è settantottesimo, con 1,64 milioni (senza considerare i circa 50 milioni di dividendi).
Enrico Cucchiani a.d. di Intesa Sanpaolo è trentottesimo, con 2,66 milioni di stipendio,
Federico Ghizzoni di Unicredit è cinquantatreesimo con 2,06 milioni,
tre posti davanti ad Alberto Nagel di Mediobanca con 1,92 milioni.
Il più pagato in banca è l’ex capo dei rischi di Unicredit, Kallol Karl Guha, 4,18 milioni, di cui 2,51 di buonuscita dopo meno di 4 anni dall’assunzione”.
