Il gasdotto South Stream, progetto nato nel 2007 dalla cooperazione tra Eni e Gazprom, inizierà a funzionare nel 2015. Il presidente del colosso russo Gazprom, Alexei Miller, lo ha assicurato a Sofia.
Dopo un incontro con il premier bulgaro Boyko Borissov, Miller ha detto che ”c’è la ferma volontà di accelerare la costruzione del gasdotto” che dovra’ portare il gas russo in Europa attraverso il Mar Nero e il territorio della Bulgaria, aggirando l’Ucraina. Il presidente di Gazprom ha precisato che ”la settimana prossima sarà firmato un accordo tra Mosca e Sofia per preparare lo studio di fattibilità del tratto bulgaro del South Stream”, mentre ”a novembre sara’ costituita la società mista per la realizzazione dei lavori”.
Il gasdotto dovrebbe partire dal porto russo di Beregovaya per raggiungere, dopo circa 900 km sul fondo del Mar Nero, quello bulgaro di Varna. Il tratto continentale attraverserà la Bulgaria e poi, secondo alcuni progetti ancora in forse, dovrebbe dividersi in due diverse linee: una a sud ovest diretta in Italia, e una a nord ovest verso l’Austria. La capacità del gasdotto, la cui costruzione è stimata a circa 20 miliardi di euro, arriverebbe a 63 miliardi di metri cubi l’anno. South Stream è concorrenziale al progetto europeo del gasdotto Nabucco.
