ROMA – Telefonate tanto e spendete tanto di telefono? Pagherete tanto di tasse. O meglio, d’ora in poi anche la bolletta del telefono di casa passerà sotto la lente del Fisco e entrerà a far parte dello spesometro. Insomma il Fisco chiederà alle compagnie telefoniche di fornirgli tutti i dati e le bollette dei clienti e in base a questi dati calcolerà se si tratta di “ricchi” o meno.
Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate detta le istruzioni per inviare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativi alle utenze in atto, ai consumi fatturati e al credito acquistato.
C’e’ tempo fino al 30 settembre prossimo per trasmettere i dati. A partire dal 2012, invece, la scadenza per l’invio dei dati è anticipata al 30 aprile. Per le utenze telefoniche ”i dati finora richiesti – si spiega nel provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – erano riferiti solo all’area ‘business’; con il provvedimento, in analogia con le altre utenze, vengono comprese anche le utenze domestiche. Per completezza d’informazione, in merito alla telefonia mobile diviene oggetto di comunicazione il credito telefonico acquistato nel corso dell’anno”.