Roma è più costosa di Milano. Lo rivela lo studio “prezzi e salari, condotto dall’Ubs, che ha preso in considerazione un paniere standardizzato composto da 122 beni e servizi, che si riferisce a 73 città.
La capitale italiana, undicesima a livello mondiale, risulta più cara del capoluogo lombardo, fermo in trentesima posizione. Se guardiamo al reddito, però, il potere d’acquisto dei romani, trentanovesimi dal punto di vista salariale, è notevolmente inferiore a quello dei milanesi, che nella classifica degli stipendi si attestano al ventiseiesimo posto.
Le città più care del mondo sono Oslo, Zurigo, Copenaghen, Ginevra e Tokyo. In un periodo contrassegnato dalla richiesta di “gabbie salariali”, non si può però fare a meno di notare che gli stipendi più alti sono percepiti a Zurigo, Ginevra e New York. I centri più economici sono invece Kuala Lumpur, Manila, Delhi e Mumbai, ma qui, come a Giakarta, i salari sono i più bassi del pianeta.
Interessante è anche il raffronto sulla quantità di tempo trascorso in ufficio: se al Cairo le ore lavorative annue sono in media 2372, e a Seul 2312, i lavoratori più fortunati sono quelli di Lione (1582 ore), e Parigi (1594 ore).
Lo studio cerca anche di spiegare quante ore di lavoro sono necessarie in ciascuna città per acquistare un prodotto avente una qualità più simile possibile. Ad esempio, un dipendente medio di Zurigo e New York può permettersi un iPod nano dopo 9 ore di lavoro. A Mumbai, invece, con le medesime ore di lavoro giornaliero, possono permettersi lo stesso prodotto dopo 20 giorni.