ROMA – Le famiglie ”difficilmente riescono ad arrivare a fine mese – ricordano le associazioni dei consumatori – figuriamoci se riescono a mettere da parte qualche risparmio”. Per l’energia (benzina, riscaldamento, luce e gas) – rilevano Rosario Trefiletti di Federconsumatori ed Elio Lannutti Adusbef – le famiglie ”subiranno un aumento rispetto al 2011 di 982 euro, a cui si aggiunge la stangata per l’aumento della tassazione (addizionali Irpef, Imu, Iva, ecc.) di 997 euro annui. Il totale, solo per queste due voci, sarà di 1.979 euro, a cui si somma l’incessante incremento dei prezzi “per ”fenomeni speculativi”.
E’ urgente, secondo le due associazioni, avviare misure per risollevare il potere di acquisto delle famiglie e per rilanciare gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca. Oltre, ovviamente, a un tassativo ripensamento sull’aumento dell’Iva a settembre. Da parte sua, il Codacons osserva che nel 2011 il potere d’acquisto delle famiglie italiane è calato dello 0,5% dato che i loro redditi sono cresciuti meno dell’inflazione. Tradotto in cifre, ”è come se una famiglia di 3 persone avesse avuto una perdita equivalente a 172 euro (186 euro per una famiglia di 4 persone)”. ”E’ dal 2002 che le famiglie perdono potere d’acquisto senza che nessun Governo sia mai intervenuto per salvaguardare la loro capacità di spesa. E oggi se ne pagano le conseguenze, con il crollo dei consumi e del Pil”. .
