Gli e-bond vengono rilanciati come salva-euro. A farlo sono il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker in un’intervento sul ‘Financial Times’.
Contro la crisi ”l’Europa deve formulare una risposta forte e di sistema e mandare un messaggio chiaro ai mercati globali e ai cittadini europei”. Nella lettera rilanciano l’idea di ”E-bond”, gli Eurobond, ovvero titoli di debito europei, attraverso un’Agenzia Europea del Debito (Eda, European Debt Agency) come prosecuzione dell’attuale fondo europeo anti-crisi, ovvero l’European Financial Stability Facility.
Per Tremonti e Juncker il Consiglio europeo dovrebbe già questo mese di dicembre avviare la creazione di questa agenzia ”con il mandato di raggiungere gradualmente un ammontare di emissioni equivalenti al 40% del prodotto interno lordo dell’Unione europea e di ciascun Stato membro”.
“Nonostante le recenti decisioni delle autorità monetarie e finanziarie europee, i mercati dei titoli di stato rimangono sotto forte pressione. L’Europa deve formulare una risposta forte e di sistema alla crisi, deve inviare un messaggio chiaro ai mercati globali e ai cittadini europei sul nostro impegno politico nei confronti dell’unione economica e monetaria e sull’irreversibilità dell’euro.
In questo modo si arriverebbe alle dimensioni sufficienti a farne il mercato obbligazionario più importante d’Europa, raggiungendo progressivamente una liquidità comparabile a quella dei buoni del Tesoro Usa”, scrivono Juncker e Tremonti.
