I lavori sull’accordo intergovernativo che istituisce il futuro meccanismo finanziario salva-Stati dovranno essere ultimati ”entro il marzo 2011”. Il meccanismo ”sarà attivato con il comune accordo degli Stati membri della Zona Euro in caso di rischio per la stabilità dell’intera area”. E’ quanto si legge nel progetto di conclusioni del vertice europeo che dà il via libera al Fondo salva-Stati destinato ad essere operativo a partire da metà 2013.
”Gli Stati membri la cui moneta non è l’euro – si legge ancora nel documento – saranno associati ai lavori se lo desiderano. Possono decidere di partecipare caso per caso alle operazioni condotte secondo il meccanismo”. Il Consiglio ha quindi approvato il testo del progetto di decisione per la modifica del Trattato di Lisbona e ha deciso di avviare ”immediatamente” la procedura semplificata di revisione. L’adozione formale di questa decisione, si legge ancora nel documento, dovrebbe avvenire nel marzo 2011, il completamento delle procedure nazionali di approvazione entro la fine del 2012 e l’entrata in vigore il 1 gennaio 2013.
Il fondo salva-stati sarà dotato di risorse ”sufficienti”: lo ha assicurato la cancelliera tedesca Angela Merkel. ”Finalizzeremo i dettagli del fondo da qui a marzo. Naturalmente le risorse dovranno essere sufficienti”, ha detto la Merkel, in margine alla seconda giornata del vertice Ue. Il nuovo fondo sostituirà quello temporaneo, che scade a metà 2013 e che dispone di un totale di 750 miliardi di euro, di cui 440 miliardi messi a disposizione della Ue, gli altri dal Fmi. I leader hanno concordato che per ora il fondo di soccorso non ha bisogno di incrementare le proprie dotazioni.