(Foto LaPresse)
IL CAIRO – Carri armati e camionette militari sono state schierate davanti al palazzo presidenziale di Mohamed Morsi. Dopo gli scontri del 5 dicembre continuano i disordini a Il Cairo e il bilancio è salito a 7 morti, mentre le persone arrestate sono state 305. Il 5 dicembre i consiglieri di Morsi si sono dimessi in massa in forma di protesta contro il presidente egiziano.
L’esercito egiziano ha schierato vari mezzi di difesa davanti al palazzo presidenziale dopo gli scontri notturni tra manifestanti pro e contro il presidente Mohamed Morsi. Almeno tre carri armati e tre blindati leggeri sono stati schierati vicino all’ingresso del complesso presidenziale e su un ampio viale adiacente, nel quartiere di Heliopolis, dove centinaia di sostenitori di Morsi si sono ritrovati ad inizio mattinata.
Numerosi islamici che hanno accolto l’appello dei Fratelli musulmani hanno trascorso una notte di veglia davanti al palazzo della presidenza, dormendo all’interno di tende o avvolti in coperte. Nelle vicinanze immediate del palazzo nella notte è prevalsa la calma, con i manifestanti pro-Morsi che hanno scandito a lungo slogan a favore del capo di stato. Intorno al palazzo e nelle strade vicine pero’ si notano ancora i cocci dei vetri, le pietre, e numerose auto con parabrezza e finestrini rotti per gli scontri delle ore precedenti.
Il presidente della televisione di Stato egiziana Essam el Amir, ha annunciato in un comunicato di aver presentato le sue dimissioni al ministro dell’informazione Salah Abdel Maksoud, per protestare contro “la gestione del Paese”.