SAN PIETROBURGO – Con uno sparo a salve, la mattina del 7 novembre 1917, segnò l’inizio della “nuova era russa”. Oggi, quasi un secolo dopo, l’incrociatore Aurora rischia di diventare un rottame preda di curiosi e saccheggiatori. Mercoledì mattina infatti sono andati via gli ultimi militari.
Il declino era iniziato con la fine del comunismo: da meta delle delegazioni ufficiali a museo galleggiante dimenticato. Nel 2011 un gruppo di anarchici salì a bordo issando la bandiera dei pirati. Oggi, senza più lavori di restauro seri da 25 anni, ha perdite di acqua nelle stive e una serie di altri acciacchi. Avviato al declino, l’incrociatore Aurora è un pezzo di storia non solo russa: nel 1908 i suoi marinai furono i primi a soccorrere gli abitanti di Messina dopo il terribile terremoto.