GERUSALEMME – Una soldatessa in lacrime, il viso stravolto dal pianto e dal dolore. Questa l’immagine che il 23 novembre descrive il dolore della guerra e le continue tensioni tra israeliani e palestinesi. La soldatessa si dispera per la brutale uccisione di un suo commilitone, aggredito a coltellate da un palestinese in un distributore di benzina.
L’aggressione è stata rapida e per il soldato non c’è stato nulla da fare. L’uomo, palestinese, ha aggredito prima il soldato accoltellandolo all’addome in una stazione di servizio West Bank sulla strada che collega Gerusalemme a Tel Aviv, poi ha ferito altre due donne che erano lì vicino, prima che i commilitoni riuscissero ad aprire il fuoco e ucciderlo. Nella sparatoria è rimasta coinvolta anche un’auto di passaggio e il suo conducente, israeliano, è rimasto ferito.
L’incidente, scrive il quotidiano britannico Daily Mail, è avvenuto subito dopo un altro attentato registrato nelle strade di Gerusalemme, dove due giovani donne palestinesi hanno attaccato un uomo con delle forbici. Le due donne sono state fermate da un poliziotto che ha aperto il fuoco e sparato, uccidendone una e ferendo l’altra.