LONDRA – Ha imparato a leggere e a scrivere quando aveva ben 11 anni. Oggi, però, è considerata una delle scrittrici inglesi più interessanti e il suo ultimo romanzo, il settimo (“Lucky break”), è uscito solo pochi giorni fa. Esther Freud ha vinto la sua battaglia contro la dislessia.
“Non so se allora la dislessia fosse stata ‘etichettata’. Sembrava come se ci fosse qualcosa di intrinsecamente misterioso nel mondo che non riuscivo ad afferrare”. Esther Freud ha 47 anni ed è diventata famosa al pubblico inglese, ma non solo, per il suo primo romanzo “Hideous Kinky”, da cui è stato anche tratto l’omonimo film interpretato da Kate Winslet.
Il suo nome, però, precede la sua fama. “Freud”, certamente non un cognome facile da portare. Esther è figlia del celebre pittore Lucian e Sigmund, il padre della psicoanalisi, era il suo bisnonno. A completare il quadro di parenti illustri c’è la sorella Bella, fashion designer, e i cugini Emma, giornalista, e Matteo, fondatore di una nota agenzia di comunicazione inglese. “Ho sempre esitato a parlare troppo della dislessia. Oggi sono felice perché so che molte persone devono davvero lottare contro questa malattia, mentre ho vinto la mia battaglia. Ora ogni tanto mi viene da chiedermi: ero solo un po’ pigra o era un problema reale?”.
Bernardine Coverley, che si è separata da Lucian Freud molti anni fa, ha mandato le figlie Esther e Bella in una scuola steineriana in cui la disciplina e l’educazione tradizionale non trovavano spazio. “Sono stata molto fortunata perché ero brava in un sacco di cose, cose artigianali. Per questo non mi sono mai sentita inferiore ai miei compagni” ha raccontato Esther all’”Evening standard”. E’ stato solo quando le è capitato tra le mani un libro di memorie scritto da un uomo la cui figlia era autistica che tutto le è diventato più chiaro. ”Ero totalmente affascinata, anche se al momento non mi venne in mente di etichettare la ragazza in quel modo, ma è stato illuminante”.
Il più giovane dei figli di Esther, che la scrittrice ha avuto con l’attore David Morrissey, è anche lui dislessico. Ha quasi sette anni e ancora non sa leggere, ma lei non se ne preoccupa. “Ha dei problemi reali, proprio come quelli che ho avuto io, ma sono orgogliosa del mio bambino perché è intelligente. Mi addolora pensare che i bambini vengono giudicati in momenti specifici quando le diverse fasi dello sviluppo seguono tempi diversi”.
Dopo la scuola steineriana Esther ha frequentato per due anni il Kingsway College prima di approdare nella prestigiosa scuola di arte drammatica di Clerkenwell, da dove sono usciti attori illustri come di Simon Callow, Paul Bettany, Russell Brand e Colin Firth. “Era la star del suo anno”. E’ proprio una versione romanzata del Drama Centre che dà l’ambientazione al nuovo romanzo della scrittrice londinese. Ambientato a Londra nel 1990, è una storia di rivalità professionale e sessuale, di conflitti e rifiuti, la vita di un piccolo gruppo di studenti di teatro dal loro primo giorno di scuola per un intero decennio.
In “Lucky break” c’è una scena particolarmente umiliante in cui la protagonista femminile viene mortificata dai suoi professori, che le rimproverano di non avere le qualità necessarie per fare l’attrice e le chiedono di andarsene dalla scuola. Un episodio che è veramente accaduto a Esther Freud: “Amavo recitare e avevo sempre creduto che con il duro lavoro avrei potuto farcela”. Ma non fu così.
Dopo sei anni di tentativi in cui voleva dimostrare che i professori del Drama Centre si erano sbagliati, Esther Freud ha deciso di lasciare la recitazione e di diventare una scrittrice. Si imponeva di scrivere almeno tre ore al giorno. Il suo modello di dedizione era suo padre, Lucian. “Era una persona che ha lavorato e lavorato e lavorato. Se le cose andavano male lui continuava a lavorare”.
Nel 1992 gli sforzi di Esther Freud sono stati ripagati con la pubblicazione di “Hideous Kinky”. Da allora, sono passati nove anni e altri sei romanzi, tutti con forti dosi di storie personali. Anche “Lucky break”, uscito in Inghilterra lo scorso 4 aprile, è autobiografico. Il protagonista maschile è attore di successo che è spesso in viaggio, mentre la moglie è bloccata a casa a badare ai bambini. Il marito di Esther, nella realtà, è un attore e attualmente ha una parte nel “MacBeth” in scena al Liverpool Everyman.
Esther Freud, come ammette lei stessa, è stata molto fortunata ad avere condotto una vita così movimentata: grazie al duro lavoro e alla passione anche i momenti difficili, gli imprevisti e le difficoltà sono diventati pagine che vale la pena leggere.
