I fan del Signore degli Anelli si preparino: l’ultimo inedito di JRR Tolkien non è un avvincente romanzo fantasy, ma un poema in versi di 500 strofe. “La leggenda di Sigurd e Godrun”, pubblicata per la prima volta in Inghilterra un anno fa, è ispirata ai miti norreni dell’Elder Edda, contenuti in un manoscritto del tredicesimo secolo.
«Una leggenda feroce, appassionata e misteriosa» la descrive il figlio dell’autore, Christopher Tolkien, che da tempo vive in Francia e oggi ha 85 anni. «Mio padre ha lasciato un solo manoscritto ed era completo» spiega Tolkien Jr. «C’erano solo poche pagine di appunti precedenti e tutte le altre stesure erano scomparse» aggiunge, lasciando intendere che questa fosse la versione definitiva, già completata dal padre.
Nel manoscritto, che risale ai primi anni Trenta, l’eroe Sigurd sconfigge il drago Fafnir, si impadronisce del suo oro e salva la valchiria Brynhild, imprigionata su una roccia circondata dalle fiamme. Salvo poi finire vittima di un drammatico epilogo, in cui amore, magia, tragedia e gelosia si fondono alla perfezione.
Un mix di ingredienti che conquistò sia il JRR filologo, che per 13 anni insegnò norvegese antico a Oxford, che il JRR scrittore, attratto da queste lontane radici del fantasy.
Se Christopher teme che la forma poetica dell’opera possa scoraggiare i fan del Signore degli Anelli, abituati alla prosa, spera comunque che accettino di avventurarsi in questo «territorio sconosciuto».
«Troveranno il lavoro di mio padre molto illuminante» assicura Tolkien Jr, che fin da bambino aiutava JRR nella stesura delle sue opere. Da piccolo, infatti, veniva ricompensato con due pence per ogni errore che riusciva a scovare ne “Lo Hobbit”. E persino durante la guerra, mentre era pilota della Royal Air Force, continuò ad assistere JRR, suggerendogli possibili sviluppi de “Il Signore degli Anelli”.
«Spero che il pubblico si appassionerà alla sua poesia» conclude il solitario Christopher, che vive in Francia dal 1975 e, si racconta, debba difendere la sua proprietà dagli ossessivi attacchi dei fan con un cinghiale. In caso di successo, forse, sarà costretto a cercarsi un vero drago.