Si pavoneggiano con i caldi colori autunnali, costruiscono merletti con le balze piu’ ardite, ospitano camosci tra torrioni e guglie, pregano sui cippi della Grande Guerra. Sono le Piccole Dolomiti, estrema propaggine sud delle Prealpi Venete. Percorrerle e’ sempre e comunque un viaggio affascinante, mozzafiato mai eguale anche a ripassare su passi gia’ percorsi. L’escursionismo di qualsiasi livello e il trekking sono molto praticati, dal momento che queste montagne offrono una grande varieta’ di itinerari e di ogni tipo di difficolta’.
Durante la Prima Guerra Mondiale furono fortificate dall’esercito italiano e cio’ permise di ampliare la preesistente rete di sentieri che le solcano, ne e’ un esempio la Strada delle 52 Gallerie, opera straordinaria di ingegneria militare che conduce dalla Bocchetta Campiglia alle Porte del Pasubio. Il Pasubio e’ il massiccio piu’ conosciuto delle Piccole Dolomiti Vicentine perche’, oltre alle caratteristiche alpinistiche comuni ai grandi monti, essendo stato teatro di cruenti scontri durante la Grande Guerra. Ora ripercorrere le emozioni che queste cime possono regalare e’ possibile grazie alle immagini del volume fotografico ad esse dedicato edito dalla Sassi Editore di Schio.
”Piccole Dolomiti” sono 178 pagine di panorami mozzafiato raccontati dagli obiettivi di Dino Sassi e Andrea Bauce, in collaborazione con Roberto Chiej Gamacchio. Il lavoro rende giustizia a queste splendide montagne troppo spesso dimenticate a favore delle sorelle piu’ grandi, le Dolomiti. Ma il fascino e’ simile perche’ queste rocce e questi prati divisi tra le province di Vicenza, Verona e Trento presentano altrettante varieta’ di aspetti tipici dei Monti Pallidi. Ecco allora il viaggio voluto dagli autori per accompagnare i lettori sulle pareti del Carega, del Cherle, del Fumante, del Sengio Alto fino alle gole della Vallarsa. Il volume, con testo e didascalie anche in inglese, e’ di fatto il primo che presenta con tale dovizia di immagini queste Dolomiti, ‘Piccole’ solo nel nome perche’ in realta’ rappresentano un’autentica universita’ della montagna dove zoologia, botanica, mineralogia, fanno rima con rispetto, silenzi, storia e natura.
