Come riporta La Stampa Di Caterina parla quindi di un giro di soldi versati e restituiti, tra Lussemburgo e Svizzera, perché non tutti gli affari che avrebbero dovuto concludere erano poi andati a buon fine. In Procura a Milano si presenta anche un altro imprenditore che diventa il secondo accusatore: Giuseppe Pasini, proprietario delle aree dell’ex acciaieria Falck quando Penati era sindaco e suo avversario come candidato per il centro destra alla poltrona, nonché chiamato “farfallino” per il papillon presenza fissa al colletto. L’immobiliarista ex consigliere va dai pm a dire che è vittima di “abusi e soprusi”: oltre 3,7 milioni versati tra il 2000 e il 2001, secondo il suo racconto, a personaggi indicati dall’allora sindaco. Pasini parla anche dell’attuale sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini.
Il fascicolo così com’è viene inviato a Monza. Nel registro degli indagati vengono iscritti: Penati, Vimercati, Oldrini, Pasqualino di Leva, ex assessore al Bilancio del Comune di Sesto (cui sarebbero stati versati un milione e mezzo di euro per creare fondi per i politici), la dirigente dello stesso ufficio Nicoletta Sostaro, l’architetto Marco Magni vicino all’assessore Di Leva, l’ex dirigente del Comune di Sesto San Giovanni Renato Sarno. Tra gli indagati vi è poi Antonino Princiotta, ex segretario generale della Provincia di Milano, che avrebbe ricevuto 100 mila euro da Di Caterina per l’affaire dei trasporti integrati.
Vi è poi il filone delle fatture false. Giuseppe Grossi, l’imprenditore delle bonifiche, attraverso operazioni bancarie all’estero “retrocedeva provviste”, gonfiando fatture, a favore dell’immobiliarista Luigi Zunino, a lungo proprietario dell’ex Falck. Accanto a loro anche Bruno Binasco, amministratore della Serravalle, che fa scadere un opzione di acquisto su un immobile di Di Caterina, che non ha ricevuto tutti i favori che si aspettava, perché incassi due milioni di euro.
Ci sono poi i personaggi delle Coop rosse, tirati in ballo da Pasini che racconta di aver sborsato due milioni e 400 mila euro per consulenze a Franceso Agnello e Gimapaolo Salami, professionisti vicinissimi alle Coop. Su indicazione del vice presidente delle Ccc, il gruppo di cooperative edilizie, Omer Degli Esposti.